“Langhe di carta” a Govone

Quattro autori per l’incontro di sabato 17 maggio

Nel giorno della “Notte bianca” dei libri ad Alba  sabato 17 maggio a Govone, presso il B&B Cà Alfieri dalle 17.30 aperitivo letterario con gli autori Donato Bosca (Associazione Arvangia), Paolo Ferruccio Cuniberti,  Maurizio Rosso, Teresio Asola.

 

GLI AUTORI e i loro libri in vetrina:

 

Teresio Asola: nato ad Alba e vive a Torino, laurea in Lingue con una tesi su George Orwell.  Dirigente aziendale, nel poco tempo libero scrive. Alla parola orale - per indole - preferisce quella scritta. Ha sinora pubblicato due romanzi per l’editore Araba Fenice: Volevo vedere l’Africa dedicato alle memorie del padre in tempo di guerra e All’orizzonte cantano le cascate, romanzo storico sospeso tra Langhe e terre esotiche. Siamo in attesa del terzo romanzo con forte componente autobiografica dedicato alla terra natale negli anni ‘60 e ‘70.

 

Donato Bosca: socio fondatore dell’Associazione Culturale Arvangia ( 1987) e responsabile della rivista-libro “Langhe, cultura e territorio” (2008) ha fatto da apripista nelle ricerche sul tema delle masche e delle superstizioni contadine e sulle storie degli emigranti piemontesi in Nord e Sud America: I Piemontesi invisibili. Molto suggestivo il libro sui Giochi di terra nel Piemonte contadino.

 

Paolo Ferruccio Cuniberti: si è occupato di cultura popolare pubblicando articoli ora contenuti nel volume Orsi, spose e carnevali. L'attenzione per le radici si è anche tradotto in opere narrative. Ha scritto tre romanzi dedicati rispettivamente agli anni 70, Body and soul (2011), finalista premio InediTo 2012, agli anni 80, Indagine su Anna (2012) e Un’altra estate (2013), sugli anni 60  e la fine della civiltà contadina, finalista premio Sanremo Writers 2014 e segnalazione di merito del 34° Premio Saturnio-Città di Moncalieri.

 

Maurizio Rosso: produttore di vino e letterato, dopo il suo fortunato romanzo d’esordio Il castello dei Catari, solletica i numerosi lettori raccontando la meravigliosa avventura – sconfinante nel mitologico – della cavalcata di Aleramo che aveva ricevuto dall’imperato tedesco Ottone I la promessa di avere in feudo tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere in tre giorni a cavallo. Succede oggi anche ai lettori del romanzo La leggenda del cavaliere veloce: cominciano a leggere e sentono prepotente il bisogno di arrivare in fondo.

 

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Articolo pubblicato il 14/05/2014