Piemonte Regione Autonoma con tasse e imposte a sostegno dei servizi ai cittadini

La proposta di legge di Luca Pedrale (FI), Presidente del Gruppo consiliare regionale

  “Il Piemonte deve diventare una Regione autonoma e deve dotarsi di uno Statuto speciale, come il Friuli Venezia Giulia. Solo in questo modo, una regione che ha pagato più di altre gli effetti della crisi sul proprio sistema produttivo e imprenditoriale, può risollevarsi".

Sono parole che Luca Pedrale, presidente prima del Popolo della Libertà e poi di Forza Italia, nella nona legislatura del Consiglio regionale del Piemonte, ripete da un paio d’anni. Parole che l’esponente azzurro ha trasformato in fatti con una proposta di legge che, partendo dal Piemonte, doveva indurre il Governo a procedere a una riforma costituzionale che desse concreta realizzazione al federalismo fiscale consentendo alla Regione Piemonte di trattenere sul territorio la maggior parte del proventi di tasse e imposte, per consentire l’investimento di queste risorse in servizi per la popolazione e per le imprese.

La proposta di Pedrale è rimasta sulla carta, senza riuscire ad attirare l’attenzione che meritava dagli alleati della maggioranza di centrodestra al governo della Regione. Ma in campagna elettorale tutto può succedere, ed ecco che Guido Crosetto, candidato presidente per i Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che con Forza Italia non hanno voluto fare nessuna alleanza e si presentano da soli alle elezioni, di quella proposta ne ha fatto oggi il suo cavallo di battaglia elettorale.

“La mia proposta di legge – spiega Pedrale – non prevedeva assolutamente di consentire al Piemonte di raggiungere gli eccessi peraltro anacronistici riservati a Regioni autonome come la Sicilia, la Valle d’Aosta o il Trentino Alto Adige. Le motivazioni su cui i padri costituenti fondarono queste aree privilegiate del Paese oggi non sussistono più ed è sempre più difficile giustificarle richiamandosi alle peculiarità storiche, linguistiche e culturali di questi territori”.

“L’obiettivo della mia proposta – precisa Pedrale – era quello di tutelare le Regioni che più stanno patendo la crisi, e tra queste il Piemonte, procedendo ad una concreta riforma federalista, che consentisse di avere a disposizione del territorio almeno il 60 per cento del gettito prodotto da tasse e imposte”.

“A mio avviso – conclude Pedrale – è l’unico modo per fare riprendere competitività ad un sistema soffocato da una pressione fiscale troppo alta e per continuare a garantire alla popolazione i servizi di cui ha bisogno, a partire da quelli socio-sanitari. Peccato che i Fratelli d’Italia, e in particolare il loro leader Crosetto, abbiamo compreso soltanto oggi l’importanza della mia proposta”.

 

 

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Articolo pubblicato il 07/05/2014