Pianeta Toro - "Oggi il Toro ha vinto due volte"
Commemorazione a Superga (FOTO LAPRESSE)

L'OPINIONE - A cura di Francesco Venchi

La vittoria per 1 a 0 a Verona contro il Chievo assume un significato particolare, perchè è la prima conquistata nella massima serie dal Toro contro i veneti, e perchè è avvenuta nel giorno del ricordo degli Invincibili.

Non c’era modo migliore per onorare quello squadrone, che è passato alla Storia con l’appellativo di “Grande Torino”, formato da campioni e da uomini veri.

Con la vittoria di oggi, bella e convincente, il Toro ha consolidato il sesto posto in classifica, valido per la partecipazione alla prossima Europa League.

Prima del fischio d’inizio, c’è stato il minuto di silenzio, molto emozionante perchè tutto lo stadio ha ritenuto di dover ricordare quella Grande Squadra in modo esemplare, senza i soliti cori fuori luogo.

Anche oggi Ciro Immobile ha segnato, ma il Direttore di gara non ha convalidato il gol, che è parso del tutto regolare.

La vittoria del Toro è scaturita da un’autorete di sardo, su angolo calciato da Alessio Cerci e deviato da Jasmin Kurtic.

Dopo il vantaggio, il Toro non ha avuto difficoltà a controllare la partita anche perchè il Chievo si è trovato a giocare in dieci, a causa dell’espulsione di Pellissier, entrato da poco, reo di aver inveito troppo contro l’arbitro, che lo aveva ammonito per un fallo ai danni di un avversario.

I tifosi del Toro devono essere più che mai orgogliosi di questa squadra, in tutte le sue componenti, perchè sta regalando grandi soddisfazioni.

La vittoria di oggi, ottenuta nel giorno della tragedia di Superga, ripaga anche del fatto che i massimi Organi del calcio non hanno voluto spostare la data della partita, come richiesto dal Torino, motivando la loro decisione con argomenti non convincenti.

E sì che il calcio italiano avrebbe bel altri e più importanti problemi da risolvere. In primo luogo rendere gli stadi più sicuri, a misura di famiglia, e restituire allo sport la dignità che merita.

Anche in occasione della finale della Coppa Italia abbiamo assistito ad avvenimenti inconcepibili e inammissibili, che fanno male all’Italia e allo sport tutto, non solo al calcio.

I tragici fatti avvenuti in passato non sono serviti da lezione, e si è data l’opportunità, ai media stranieri, di dare un’immagine negativa dell’Italia.

Sarebbe ora che alle tante parole seguissero i fatti, sull’esempio di tante democrazie straniere, e che lo Stato si dimostri per quello che dovrebbe essere, cioè uno Stato forte che fa rispettare le sue leggi e tutela i suoi cittadini.

Vorremmo, veramente, che gli stadi si riempissero in ogni ordine di posti, e che tra gli spettatori ci fossero intere famiglie, per poter ridare al calcio la funzione sociale, educativa e  culturale che ne dovrebbero costituire la vera essenza.  

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 05/05/2014