LUPI A TORINO CON GLI IMPRENDITORI DELL’EDILIZIA

Il ministro: “Dobbiamo ridare fiducia agli italiani”

Il Ministro Lupi a Torino per incontrare gli imprenditori edili e i rappresentanti delle associazioni di categoria. È successo lunedì 28 aprile 2014 nella sala Fermi del NH Hotel Ambasciatori di corso Vittorio Emanuele. L’incontro, organizzato e presentato dall’onorevole Vito Bonsignore, elemento di spicco del Nuovo CentroDestra piemontese, è stato molto utile e produttivo, a detta dei partecipanti. Bonsignore ha tenuto a precisare che quello non sarebbe stato un comizio elettorale ma una riunione ristretta tra il Ministro e gli operatori del campo dell’edilizia. E ha poi aggiunto: “A Torino il sogno di creare una città simbolo di cultura e opportunità lavorative è miseramente fallito. Se non si creano le occasioni gli imprenditori se ne vanno”.

L’incontro prevedeva gli interventi di esponenti di diverse associazioni di costruttori, geometri e ingegneri che avevano la possibilità di porre delle domande al Ministro. Ecco infatti il presidente di CNA Costruzioni Torino che sostiene le qualità e le potenzialità che Torino possiede per il rilancio dell’economia. E poi chiede a Lupi di agevolare l’accesso al credito per le imprese, perché bisogna avere il coraggio di dare credito all’edilizia. Parla un altro imprenditore, facendo una malcelata critica a Bonsignore, ma anche alla politica più in generale: “L’onorevole parla di rilancio dell’industria manufatturiera, ma il rilancio non arriva chiamandolo, ci vogliono dei progetti concreti, come li hanno i Paesi confinanti con l’Italia che infatti si stanno portando via i nostri imprenditori. E poi bisogna diminuire il costo del lavoro”. Applausi. Eccone un altro che ringrazia Lupi per la vicinanza a chi lavora alla realizzazione della linea TAV e per le sue ormai mensili visite.

Dopo aver ascoltato le domande e i suggerimenti di tutti ecco che il Ministro, con la sua caratteristica verve oratoria, cerca di dare a tutti una risposta esaustiva: “Tanti di voi mi hanno parlato di sfiducia nel futuro, ecco, la prima sfida per la ripresa del Paese è restituire ai cittadini la fiducia. Un dato su tutti: nel 2013 sono aumentati i risparmi degli italiani nonostante la crisi in stato avanzato, e questo significa che chi ha il potere di spesa preferisce non rischiare mettendo in banca i propri soldi. Questo è segno di una profonda sfiducia”. Fa poi un passaggio sulle elezioni di maggio dicendo che non saranno Renzi o Alfano a vincere o perdere ma sarà il Paese a decidere se vincere e rilanciarsi o perdere e affondare. Il suo strumento ideale per salvare l’economia italiana è l’uso della leva fiscale per quanto riguarda le piccole imprese, che rimettono immediatamente in moto il lavoro”. Lupi precisa che nel settore edile i tempi sono fondamentali, perché un provvedimento utile adesso, se venisse varato tra sei mesi potrebbe non servire più, “ecco perché dobbiamo muoverci in fretta”. Appunto, le imprese hanno bisogno di un governo rapido ed efficiente. Che sia la volta buona?

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Articolo pubblicato il 29/04/2014