Pianeta Toro - Ciro mondiale, Toro ingenuo
Panchina in festa dopo il gol di Immobile (FOTO LA PRESSE)

L'OPINIONE - A cura di Francesco Venchi

Partita incredibile quella giocata il sabato di Pasqua dal Torino in casa della Lazio. Dopo aver recuperato per due volte, la squadra granata è passata in vantaggio all’89° con un altro splendido gol di Ciro Immobile, la cui potenza fisica e precisione realizzatrice sono diventate ormai una sua peculiarità. La “pratica” avrebbe potuto considerarsi chiusa se il Toro non avesse peccato di ingenuità e scarsa concentrazione.

Infatti un tiro senza pretese scagliato quasi per disperazione da Felipe Anderson all’ultimo minuto di recupero, è stato intercettato da Candreva che, tenuto in gioco da Darmian, realizzava da due passi la rete del definitivo 3 a 3. La settimana prima era stato il Toro a ribaltare, quasi allo scadere, la situazione contro il Genoa, ed è sembrato che il gol laziale fosse una sorta di contrappasso per il Toro.

Tuttavia va sottolineato che il gol vittoria di Cerci contro i genoani, è stato molto più bello di quello trovato da Candreva, quasi per caso. Sabato, contro la Lazio, i giocatori granata, una volta raggiunto il vantaggio, non riuscivano più a tenere palla  per far scorrere gli ultimi minuti, cosa che invece avrebbe voluto a tutti i costi Mister Ventura, il quale si è arrabbiato non poco, e direi giustamente, per aver buttato al vento una ghiotta opportunità .

Avremmo infatti staccato una diretta concorrente per il piazzamento in Europa League, competizione a cui il Torino deve puntare, e se non sarà conquistata quest’anno, dovrà diventare un obiettivo costante per i prossimi anni: lo impone il blasone del Toro.

Il fatto che il Torino riesca a realizzare gol quasi allo scadere della partita dimostra che gode di una condizione psico-fisica ottimale, assunto confermato dalla circostanza che la capacità realizzatrice del Toro si manifesta maggiormente nel secondo tempo, con oltre il 60% dei gol realizzati dalla squadra granata.  Il subire gol in zona Cesarini è conseguenza di  ingenuità nel gestire la palla, quale quella manifestata a Roma contro la Lazio, quando la squadra sembrava in balìa di se stessa.  

Ingenuità è stato anche il rigore causato da Padelli, perchè l’azione di Keita si stava spegnendo sul fondo. In definitiva sono stati altri due punti gettati al vento, punti che, sommati agli altri persi malamente per strada avrebbero consentito al Toro di trovarsi in una posizione di classifica invidiabile e inimmaginabile ad inizio campionato. Ma l’importante è che la società costruisca bene il suo futuro in modo da trovarsi sempre nella parte medio-alta della classifica.

Su Ciro Immobile in Brasile sembra che non ci siano più dubbi, considerati i gol messi a segno dall’attaccante granata, che ha convinto anche i più scettici. In effetti Ciro si sta dimostrando un attaccante di razza, uno che per potenza e fiuto del gol non deve imparare niente da nessuno. Ciro non si risparmia mai; corre a difendere, per poi ripartire in contropiede. E’ un calciatore che in tanti vorrebbero avere; per ora è del Toro e noi tifosi ce lo teniamo stretto, sperando di vederlo anche l’anno prossimo con  la gloriosa maglia granata, dopo aver disputato, lo auspichiamo tutti, un super Mondiale.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/04/2014