Alberto Giacometti e l’arte africana

La mostra presso il Centro Ceramico La Fornace di Castellamonte dal 26 aprile

Dal 26 aprile al 29 giugno, presso il Museo Centro Ceramico  Fornace Pagliero di Daniele Chechi a Spineto-Castellamonte, si terrà la mostra “Alberto Giacometti e l’arte africana”, curata da Floriano De Santi.

 

Allievo dal 1922 a Parigi di Bourdelle e amico di Archipenko, Alberto Giacometti (Stampa, 1901 ? Coira, 1966), dopo le ricerche sulla scultura arcaica e africana, aderisce al Surrealismo nella sua serie di Oggetti a provocazione simbolica, lavori di grande suggestione nei quali instaura una sorta di rapporto metafisico con lo spazio.

 

Ma subito dopo si allontana dal movimento bretoniano per elaborare una figurazione, sia in pittura che in scultura, che l’horror vacui sta disfacendo e quasi cancellando.

 

In tal senso il filosofo Jean Paul Sartre scrive: “La materia di Giacometti, quella strana farina che impolvera, seppellisce lentamente il suo atelier, scivola sotto le unghie e nelle rughe profonde del suo viso, altro non è se non una polvere di spazio”.

 

La mostra raccoglie due bronzi monumentali, Donna che cammina del 1932-34 e Nudo in piedi del 1956, un pastello colorato su carta, Buste del 1958, la raccolta completa di oltre venti litografie stampate nello studio parigino di Aimé Maeght, nonché cinque sculture africane in legno del Settecento.

 

Maeght è stata una figura fondamentale nella scena artistica internazionale del secondo Novecento che promosse l’attività, tra l’altro, di maestri quali Bonnard, Matisse, Kandinsky, Braque, Chagall, Miró e Giacometti.

 

L’intera opera del Maestro svizzero ? afferma Floriano De Santi, curatore della mostra e del catalogo ? testimonia, con le sue esili e larvate figure, la condizione esistenziale dell’uomo in un mondo sconvolto dalla minaccia della fine e dagli orrori della guerra”.

 

In contemporanea, si terrà anche la mostra “Triarte 2” composta da Gaetano Carboni, Marisa Marconi ed Elio Torrieri e sempre curata da Floriano De Santi.

 

Le mostre saranno visitabili martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 19 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

Per informazioni:

telefonare ai numeri 0124.582642 e 3774390604

oppure scrivere a ceramichecielle@libero.it

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Articolo pubblicato il 22/04/2014