Pianeta Toro - Show di Immobile e Cerci
La Curva (FOTO LAPRESSE)

L'OPINIONE: a cura di Francesco Venchi

La partita di domenica pomeriggio contro il Genoa stava deludendo le attese degli sportivi i quali, da due buone squadre, già salve, si attendevano un bel gioco arricchito da gol. Inoltre, l’approssimarsi dei Mondiali in Brasile avrebbe dovuto offrire nuovi stimoli per quei calciatori che vogliono essere parte importante della comitiva azzurra, e cioè Cerci, Immobile e Gilardino.

La gara sembrava incanalata su uno scialbo zero a zero, quando Gilardino riusciva un po’ fortunosamente a mettere in rete una palla crossata in mezzo all’area da Sturaro; prima il bravo Padelli si era superato per deviare in angolo un maldestro colpo di testa di capitan Glik, che aveva rischiato una clamorosa autorete.

La partita era quasi terminata, si era all’85°, e sembrava impossibile che il Toro riuscisse a raddrizzarla, considerata la scarsa vena che aveva sino ad allora caratterizzato l’attacco granata.

Nei minuti di recupero, però, accadeva l’incredibile; prima Immobile riusciva a liberarsi di un avversario e a prendere la mira battendo imparabilmente il bravo Perin. E un minuto dopo Cerci scagliava una palla, che prima colpiva il palo interno della porta genoana, per insaccarsi quasi all’incrocio alla sinistra del portiere ospite.

Stadio in delirio per i due mattatori granata, giocatori di classe che stanno facendo la fortuna del Torino e che si stanno proponendo come i “nuovi gemelli del gol”.

Il Toro sta ora lottando effettivamente per un posto in Europa, e sabato prossimo, a Roma contro la Lazio, ci sarà la verifica delle non più nascoste ambizioni granata. La squadra ha dimostrato grande maturità quando non si è demoralizzata dopo il gol subìto, ma anzi ha avuto una reazione e una forza di volontà che hanno portato all’insperata vittoria nei minuti di recupero.

Il successo contro il Genoa assume una valenza maggiore se si considera che è stato conseguito senza diversi titolari, ma la forza di una squadra si misura anche dalla bravura delle cosiddette “riserve”. Se Marksimovic si sta confermando gara dopo gara, Vesovic si è fatto trovare pronto, e sembra già ben inserito nel gruppo di cui fa parte solo dallo scorso gennaio.

Mister Ventura è il vero valore aggiunto di questa squadra; ha trovato la posizione ideale a Vives, che sta disputando la sua miglior stagione da professionista; ha avuto fiducia in Padelli, che lo sta ripagando dimostrando sempre maggior sicurezza, e ha plasmato un gruppo, una squadra che non si arrende mai, ma cerca sempre d’imporre il suo gioco, per conseguire la vittoria.

Sabato prossimo contro la Lazio, Mister Ventura dovrà fare a meno anche di Basha, infortunatosi oggi nella gara contro il Genoa, mentre rientrerà Darmian, che ha scontato il turno di squalifica, e che parteciperà, con Cerci e Immobile allo stage azzurro organizzato da Mister Prandelli. Un altro meritato riconoscimento per questo ragazzo, che sta facendo davvero bene in granata.

Auguri di pronta guarigione anche al preparatore dei portieri Zinetti che si è infortunato per aver gioito troppo al gol capolavoro di Cerci.

Praticamente ogni giorno Cerci e Immobile vengono accostati a questa o a quella squadra. Oggi si vociferava di un emissario dell’Atletico Madrid presente all’Olimpico per visionare Cerci; altre fonti parlavano di un interessamento del Borussia Dortmund per Immobile.

Un quotidiano nazionale non ha mancato di sottolineare la spesa che il Presidente Cairo dovrebbe accollarsi per riscattare tutti quei giocatori in comproprietà, quantificandola in dieci milioni di Euro. Se da un lato fa piacere che i fuoriclasse del Torino facciano gola a diverse squadre importanti, dall’altro non si capisce perchè il Toro debba sempre essere oggetto di valutazioni e di osservazioni da parte di terzi, che sembrano fatte apposta per creare disturbo.

Al Torino appartengono invece giocatori di valore, che costituiscono assets di tutto rispetto della società di Via Arcivescovado, che saprà come valorizzarli nei tempi e modi opportuni, con l’intento di dare al  Toro quella collocazione in ambito nazionale, ed è sperabile anche in campo internazionale, che la sua gloriosa Storia richiede.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 14/04/2014