CADUTI PER LA LIBERTA’ E CADUTI PER STRADA

In via Alasonatti strade dissestate, rifiuti e drogati

Osvaldo Alasonatti, caduto per la libertà. Sotto la targa nella via a lui intitolata se ne potrebbe mettere un’altra dedicata all’Ignota Signara, caduta per l’asfalto. Si, perché sul marciapiede della via che fa angolo con c.so Tassoni qualche settimana fa è esploso uno dei tubi dell’acqua potabile, danneggiando l’asfalto. Si sono mossi subito con le riparazioni, peccato che la colata di cemento che è stata buttata ha dato un risultato che è quasi peggiore del danno originario, infatti l’asfalto risulta sconnesso e dissestato, in alcuni punti ricopre la lastra di pietra che delimita il marciapiede e come impatto visivo equivale ad un dito nell’occhio.


Una signora, non accorgendosi del dislivello presente su questa “toppa” è inciampata, e sicuramente è solo una delle tante vittime di questo tratto di marciapiede.

Ma i problemi di questa zona non finiscono qui: bottiglie di birra lasciate in giro, escrementi di cane che trasformano le strade in campi minati e rifiuti lasciati fuori dai cassonetti sono solo alcuni dei disagi riscontrati. Fuori dai bidoni della spazzatura sono buttati diversi rifiuti abbandonati lì a seguito di un’attenta analisi dai rovistatori di pattumiere, e non è ben chiaro il motivo per cui non rimettono tutto negli appositi contenitori.

Il carrozziere di zona racconta di furti d’auto, vandali che prendono a sassate il parabrezza delle macchine e ignoti rumoristi che di sera si cimentano in urla e risate. Lasciando un campo santo di bottiglie di birra. Il tutto avviene di fianco ad un’auto abbandonata all’angolo con via Martinetto da circa due anni. Il veicolo fino a qualche mese fa riceveva le multe per sosta su strisce blu e aveva il tergicristallo gonfio di contravvenzioni, poi evidentemente il proprietario, o chi per lui, le ha tolte dal parabrezza e appoggiate sul sedile anteriore, dove tuttora sono ben visibili. Il trucco ha funzionato: niente più multe per quel veicolo che però non è sottoposto a sequestro o ad accertamento alcuno.


Lo scenario proposto è già tragico così, ma non è tutto. Infatti circa un mese fa è caduto uno dei lampioni sostenuto da un palo, che per fortuna dei proprietari delle auto parcheggiate intorno è caduto in un punto sgombro dai veicoli in sosta. Risultato? Strada chiusa e sostituzione del palo. Almeno qui un punto a favore lo segnano i manutentori, perché rendendosi conto dell’evidente problema di sicurezza hanno deciso di cambiare tutti gli altri pali. Ma se per controllare la loro stabilità bisogna aspettare che cadano…


Uniamo gli argomenti rifiuti e macchine che sembrano avere poco in comune. Invece qui, in via Alasonatti, arrivano automobilisti che scaricano scatole di cartone, copertoni usati e persino mattoni e calcinacci, come racconta un passante. Un capitolo a parte lo merita il giardino di via Martinetto angolo via San Donato intitolato a Luciano Domenico, trucidato dai fascisti. Quest’area è diventata un gabinetto per cani e un posto in cui i drogati possono imboscarsi per poi lasciare una distesa di siringhe. E neanche il povero Luciano se la passa bene, infatti la sua lapide è coperta di erbacce alte quasi mezzo metro.


In queste strade dedicate ad eroi della Resistenza vivono cittadini chiamati anche loro a resistere, in attesa di un intervento deciso del Comune e delle Forze dell’Ordine.

 

 

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Articolo pubblicato il 13/04/2014