L’avviso apparso all’ingresso dell’Istituto Comprensivo Prato di Genova, dove si legge che nei giorni dal 09 al 11 aprile saranno “vendute” le palme pasquali, ha suscitato la perplessità di Luigi Cortese che, continuando a leggere, ha appreso che l’incasso sarà devoluto al Campo Rom di Via Adamoli.

"Come sempre se sei Rom o, semplicemente, extra comunitario - ha inoltre affermato  -  tutto è permesso,  nel nome di quel finto perbenismo che ormai pervade il popolo italiano, finto perbenismo perché è spinto dalla paura di essere additati come razzisti e quindi emarginati, emarginati da una società che ci sta portando verso il baratro e questo quello che, a noi di Alternativa Tricolore, fa paura, esplicitiamo che il nostro movimento non è ne xenofobo ne razzista, ma questo comportamento di aiuto incondizionato verso i Rom ci sta esasperando".

"Guardando a questa situazione con piglio sarcastico - ha insistito il Segretario nazionale di Alternativa Tricolore - ci verrebbe la battuta che a Pasqua è permesso evadere le tasse, quindi se qualche disoccupato “italiano” in quei giorni iniziasse a vendere per le strade di Genova, e non solo ma dell’Italia stessa, palme intrecciate per poter far si che, almeno nei giorni di festa, la sua famiglia abbia di che mangiare, e badate bene non diciamo festeggiare ma mangiare, qualunque agente di polizia locale o qualche solerte funzionari della Guardia di Finanza lo multasse".

Cortese ha poi affermato in maniera assai critica:

"L’Italia tutta è pervasa da una crisi senza precedenti, che ha portato tante famiglie al di sotto della soglia della povertà, ma come sempre se un italiano, per poter portare un pezzo di pane fresco ai propri figli, iniziasse a vendere qualsiasi cosa sarebbe perseguitato come evasore. Chiediamo alle autorità di intervenire contro quello che, per noi, sembra l’ennesimo atto di razzismo verso gli italiani a favore dei, già avvantaggiati, Rom".