Il CSI futuro parte dalla Sanità

La Regione Piemonte approva la DGR che attribuisce al CSI il compito di guidare il sistema informativo sanitario dei prossimi anni.

 La Giunta regionale del Piemonte ha approvato la Delibera “Riordino delle attività di Regione Piemonte nel settore dell’Information and Communication Technology ICT” (n. 8-7355), che attribuisce al CSI-Piemonte il compito di guidare, secondo gli indirizzi definiti dalla Regione Piemonte, l’innovazione del sistema sanitario piemontese dei prossimi anni.

Commentando la notizia, il Presidente del CSI-Piemonte Davide Zappalà ha espresso grande soddisfazione per la decisione della Giunta, che riconosce di fatto la validità di quanto realizzato dal CSI per l’innovazione del territorio piemontese. “La Regione Piemonte – ha affermato Zappalà – ci offre l’opportunità concreta di continuare a lavorare per lo sviluppo della pubblica amministrazione locale, mettendo sempre di più le nostre competenze e le nostre risorse al servizio della salute di tutti i cittadini, in stretta collaborazione con le Direzioni regionali Sanità e Innovazione”.

 “Scegliere il CSI – ha continuato Zappalà – significa favorire l’evoluzione coordinata dell’intero sistema informativo sanitario regionale, evitando gli sprechi, favorendo le economie di scala e i risparmi, e ponendo le basi per offrire alle persone una sanità sempre più moderna ed efficace. A partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico, dalla Ricetta Elettronica e dai nuovi servizi on line al cittadino”.

 “Quel che faremo – ha concluso il Presidente – è continuare a lavorare per fare sistema fra tutti gli Enti locali e le Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere che saranno interessate da questa rivoluzione. Sfruttando questa occasione irripetibile anche per proseguire con decisione - come richiesto dai nostri Soci principali - sulla strada che porterà al CSI-Piemonte del prossimo futuro: più competente, più competitivo e sempre più in grado di rispondere con velocità alle esigenze di innovazione delle persone, delle imprese e della Pubblica Amministrazione”.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/04/2014