Pianeta Toro - E adesso la conferma di Mister Ventura e di Petrachi
Mister Giampiero Ventura

L'OPINIONE: a cura di Francesco Venchi

A sette giornate dal termine del campionato possiamo dire che il Torino ha raggiunto la salvezza, e può guardare al futuro prossimo con una certa fiducia, pronto a percorrere la strada tracciata a suo tempo da Ventura. Se al termine di questo torneo avremo consolidato la nostra posizione nella parte sinistra della classifica, nel campionato prossimo dovremo puntare a occupare stabilmente quella posizione, con un ulteriore salto di qualità che potrebbe riportarci in Europa, e a consentirci di sfatare quel tabù che ci segue da tanto tempo, e cioè riuscire a sconfiggere qualche cosiddetta “grande”.

Manca solo l’ufficialità per la conferma del nostro Mister e di Petrachi, che hanno ricostituito, a Torino, quel binomio che tanto bene fece a Pisa. All’epoca c’era anche il giovanissimo Cerci, che oggi è stato il trascinatore della squadra. Un suo assist e un gol dei suoi, su un lancio prezioso di Vives, hanno consentito al Torino d’aver ragione del Cagliari, una squadra che all’andata ci aveva lasciato l’amaro in bocca per come aveva vinto il match, da noi praticamente dominato. E Conti, finalmente, non ha avuto la possibilità di colpire, lui che contro il Torino ci stava prendendo gusto, con le sue punizioni micidiali.

La società ha tutto il tempo per impostare una campagna di rafforzamento, partendo da quei giocatori che si sono dimostrati una certezza, su tutti Ciro Immobile e Alessio Cerci. Ma mentre Ciro ha apertamente affermato che nel Torino si trova molto bene, Cerci ha manifestato l’intenzione di  cimentarsi con una squadra che abbia degli obiettivi più ambiziosi. Staremo a vedere, questi sono compiti della Società che non mancherà di fare bene, perchè il Presidente Cairo sa il fatto suo e merita fiducia.

Oggi pomeriggio abbiamo assistito ad un primo tempo brutto, con le squadre che praticavano un gioco lento, e non davano origine ad azioni pericolose. Se per il Cagliari era comprensibile l’atteggiamento di attesa, non si capiva la lentezza del Toro, che avrebbe dovuto impostare la gara sulla velocità. Il gol è scaturito da un cross bellissimo effettuato da Cerci dal fondo linea per la testa di El Kaddouri, il quale ha ritenuto di non gioire dopo la rete segnata.

Andare al riposo in vantaggio di un gol ha dato fiducia, infatti nella ripresa la squadra è parsa più convinta. Era un susseguirsi di lanci per Cerci, cercato in continuazione dai compagni di squadra. Vives, che ha giocato un’altra bella gara, e che sembra aver trovato la “sua” posizione davanti alla difesa, lanciava Cerci in campo aperto, che con la sua velocità e precisione consentiva al Toro di andare sul 2 a 0. Sette minuti dopo, però, un lancio in mezzo all’area di Pisano, consentiva a Nenè di far tornare in partita il Cagliari. Era un’altra amnesia della difesa che, pur essendo ben piazzata, non riusciva ad evitare il gol dei sardi. Padelli smanacciava la palla, che però entrava in porta.

Oltre ai già citati Cerci e Vives, sono piaciuti Darmian e El Kaddouri. Maksimovic merita la conferma; da quando è entrato in squadra non è più uscito. Mancano sette incontri alla fine del campionato; il Toro dovrebbe utilizzare queste gare mancati per togliersi qualche altra soddisfazione, incominciando a disegnare la squadra che dovrebbe consentirci di fare l’auspicato salto di qualità nel prossimo campionato.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 31/03/2014