“1911“ al Centro Studi Cultura e Società

Recital tratto dal romanzo “Il Trionfo della Bandiera” di Sergio Donna con musiche di Beppe Novajra

A Torino, giovedì 27 marzo, al Centro Studi Cultura & Società, di Via Vigone 52, si è tenuta una piacevole serata di musica e letture nell’ambito del ciclo di incontri “I nostri borghi” (I Edizione).


 

È stato presentato “1911”, recital tratto dal romanzo “Il Trionfo della Bandiera”, di Sergio Donna, musicato da Beppe Novajra. 

Il romanzo è ambientato nella Torino che festeggia il primo Cinquantenario dell’unità d’Italia, e spazia dalle periferiche fabbriche del Borgo San Paolo, dove si diceva “andoma a Turin” quando ci si recava nel centro della città, agli eleganti padiglioni dell’Esposizione Internazionale di Torino, allestita per la ricorrenza del primo Cinquantenario dell’unità d’Italia. 

 

La trama del romanzo di Sergio Donna evoca una storia romantica tra due giovani “sanpaolini”, Carlin e Marianin, ricostruisce con finezza e grande discrezione la vita lavorativa ed anche i momenti di divertimento della comunità operaia di Borgo San Paolo, coinvolta dal generale clima di entusiasmo suscitato in Torino dai festeggiamenti del 1911. Il romanzo si conclude con l’inizio della Guerra di Libia. 


 

Sergio Donna, con letture tratte dal suo libro, e da opere di De Amicis, Salgari e Gozzano, e Beppe Novajra, con una decina di sue canzoni, hanno coinvolto il pubblico selezionato ed attento riportandolo nel particolare clima di quell’anno, che vide i torinesi piombare bruscamente dall’euforia della grande Esposizione Internazionale agli anni della dolorosa esperienza della guerra italo-turca e poi della Prima Guerra Mondiale. 

 

Alla serata ha partecipato anche il poeta Alessandro Bertolino, che si è alternato con Sergio Donna nella lettura di alcuni passi de “Il Corsaro Nero”, capolavoro di Salgari. 


Il ciclo di incontri “I nostri borghi” (I Edizione) ha lo scopo di riannodare i fili di una memoria collettiva di una Torino tanto diversa da quella attuale ripercorrendo antiche strade per fortuna non ancora cancellate nella memoria di tanti al punto di essere un patrimonio di storia, cultura e umanità della nostra città degno di essere tutelato per essere affidato ai torinesi di domani.

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Articolo pubblicato il 28/03/2014