Pianeta Toro - Uno strepitoso Ciro
Ciro Immobile (FOTO LAPRESSE)

L'OPINIONE: a cura di Francesco Venchi

 

Se non avessimo vinto la gara interna contro il Livorno, sarebbe stata una iattura perché non si sarebbe potuto far finta d’ignorare la parola crisi. E invece è successo l’opposto; il Torino ha sfoderato una prestazione maiuscola, trascinato da quel Ciro Immobile che sta diventando una pedina fondamentale nello scacchiere granata, anche nell’ottica del prossimo calciomercato, e che figura tra gli osservati speciali di Mister Prandelli.

Non sarebbe giusto esaltarci oltremodo dopo la prestazione maiuscola di sabato all’ora dell’apericena, ma va detto che il Livorno è apparso quadra debole e senza mordente, grazie alla schiacciante superiorità del Toro.

Sabato sera i granata, contrariamente al recente passato, hanno dimostrato d’essere squadra di medio alta classifica che se la può giocare con i principali attori del campionato, e non compagine che lotta per non retrocedere. La salvezza, a nove giornate dal termine, è stata sostanzialmente raggiunta; da quanto tempo non accadeva una cosa del genere?

E da quand’è che il Torino non ha un suo giocatore capocannoniere, e che ha tra le sue fila elementi in odore di Nazionale? Lo strepitoso Ciro,oltre ad essersi esaltato e a farci entusiasmare con la tripletta che ha messo a segno, ha conseguito un record granata: lui per metà juventino ha realizzato la rete n. 3.000 del Toro nel campionato a girone unico. Ciro è entrato nella Storia granata. Chi l’avrebbe detto a inizio campionato? I meriti della squadra sono indiscussi, ma il lavoro di Mister Ventura, in sinergia con la Società, ha prodotto frutti che sino a qualche anno fa erano inimmaginabili.

Emiliano Moretti ha fatto due diagonali semplicemente magistrali, oltre a disputare, come sempre, una gara perfetta. Moretti è stato un acquisto veramente azzeccato. Darmian ha confermato le sue qualità indiscusse, che l’hanno portato ad essere uno dei giocatori più interessanti del campionato. Darmian può giocare sia a destra sia a sinistra; con le buone prestazioni di Maksimovic, è andato ad occupare quella fascia sinistra che fino a poco tempo fa era di D’Ambrosio, così da colmare il gap venutosi a creare dopo l’addio del campano alla causa granata.

Alessio Cerci non era in serata, può capitare, e ha fatto bene Mister Ventura a sostituirlo perchè se avesse sbagliato altre occasioni, sarebbe stato per lui frustante. E’ innegabile che avrebbe voluto arricchire la sua prestazione con un gol, ma non gli mancheranno altre opportunità nel prosieguo del campionato.

Peccato per la rete subìta, perchè il Livorno non aveva fatto nulla per meritarla. Il nostro Padelli si è dimostrato insicuro nell’occasione; forse avrebbe fatto meglio a stare in porta, oppure la respinta di pugno andava fatta in altro modo.

E ora, partendo da una posizione di classifica tranquilla, non mancheremo di toglierci altre soddisfazioni, da qui alla conclusione del campionato, provando a pensare in grande nell’ottica della prossima stagione che, è sperabile, dovrebbe vederci occupare stabilmente la parte sinistra della classifica, con “vista” sull’Europa.

 

 

                                                                                  Francesco Venchi

 

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Articolo pubblicato il 24/03/2014