“Il fuoco dimenticato”
Foto di repertorio

Nel 55° anniversario dell’insurrezione di Lhasa

Nel 55° anniversario dell’insurrezione di Lhasa l’Associazione per il Tibet e i diritti umani del Consiglio regionale del Piemonte ha organizzato a Palazzo Lascaris il convegno “Il fuoco dimenticato - Le autoimmolazioni in Tibet”.

“Un’occasione - hanno ricordato il presidente dell’Associazione Giampiero Leo e i vicepresidenti Antonello Angeleri e Gianna Pentenero - per riflettere su chi risponde ai soprusi messi in atto dal Governo cinese non cedendo alle armi della violenza e del terrorismo ma ricorrendo all’apparente debolezza della nonviolenza e dell’estremo sacrificio di sé”.
 
“Parlare del popolo tibetano - ha dichiarato il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Torino Silvio Magliano - non è mai un racconto ma un incontro con persone che non si arrendono e si battono pacificamente per la libertà”.
 
“Dal 2002 - ha sottolineato Bruno Mellano del Nonviolent Radical Party, che è stato tra i promotori dell’Associazione - il Consiglio regionale del Piemonte è capofila nazionale nell’attenzione alla lotta non violenta e alle minoranze oppresse”.
 
La tibetologa Carla Gianotti, saggista e docente di Buddismo tibetano alla Scuola superiore di Filosofia orientale di Rimini, ha spiegato come il fenomeno delle autoimmolazioni non accenni a fermarsi:
“Le proteste dei tibetani contro il Governo di Pechino non si arrestano e sono ormai oltre cento i monaci e laici, uomini e donne, che hanno messo a repentaglio la propria vita per affermare il diritto del popolo tibetano a esistere”.
 
Al convegno ha preso parte, tra gli altri, la consigliera Rosa Anna Costa.


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/03/2014