NASCE A TORINO IL “MUSEO DEL DEGRADO E DELL'INCURIA”

Uno spazio avvenieristico ed innovativo che consacrerà un'arte poco compresa e mal digerita

Tempo fa avevo cercato di raccontarvi le vicissitudini di una zona della nostra città condannata, per l’incapacità dei nostri amministratori, al progressivo abbandono. Uno spreco di soldi pubblici da far rabbrividire, un’area consegnata nelle mani di vandali e teppisti.

Stiamo parlando del villaggio olimpico, una zona suddivisa in tre 3 lotti di residenze per circa 52.000 mq, aree a servizio per circa 40.000 mq, oltre ad una passerella pedonale di collegamento con il centro del Lingotto.

Uno scempio sotto gli occhi dei cittadini che si protrae dalla fine dei giochi olimpici ai giorni nostri, nonostante ciò, c'è ancora chi plaude alla gestione oculata del Comune di Torino.

L’area residenziale cade letteralmente a pezzi e si è trasformata in un rifugio; per sbandati e reietti, lo spazio che ospitava gli ex mercati generali giace morente conservando ancora, qua e la, le vecchie effigi del fastoso periodo olimpico; e l’annessa passerella pedonale, è da sempre spensierato oggetto “dell’arte” writers.

L'elenco è da anni lo stesso e nulla sembra cambiare tanto da spingerci in questa bizzarra provocazione.

Dedichiamo questo spazio ad un “museo”!

Magari arricchito da momenti formativi: corsi per i più piccini di “imbrattamento muri e borseggio”, aggiornamenti per i più grandicelli in “parassitismo sociale” e per gli amanti del “fai da te” simposi in “tecniche di scasso”. I fondi sono già stati stanziati, l’allestimento è già stato predisposto, manca solo da definire il giorno dell’inaugurazione, con il taglio del nastro, di questa opera del tutto incompresa.

Lasciamo “ai posteri l’ardua sentenza”.

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Articolo pubblicato il 16/03/2014