Dura è la vita degli alberi nella nostra città
Foto di repertorio

Le osservazioni di Emilio Soave, Vicepresidente di Pro Natura Torino

 

  Il recente schianto di un tiglio in piazza Toti in corrispondenza di un’area giochi ha fatto
emergere il problema delle risorse per il controllo, la cura e la manutenzione delle alberate
cittadine. All’interno delle piccole aree verdi, sulle banchine e sui viali alberati, nei parchi
urbani e fluviali sono tanti gli alberi da controllare ogni anno, e le risorse stanziate per questi
controlli sono venute progressivamente calando, facendo emergere, oltre al tema della
sicurezza, anche un problema più ampio: nell’arco di un quinquennio le risorse destinate alla
manutenzione del Verde pubblico nella nostra città hanno avuto una contrazione del 60%, ed
altri tagli erano annunciati per il 2014, mentre al contempo venivano realizzate in questi anni
nuove aree di verde pubblico.

Le manutenzioni si sono venute così concentrando, per necessità, soprattutto sul “Verde di
rappresentanza” e sulle aree maggiormente fruite, mentre si lasciavano per forza di cose
scoperte altre zone del territorio urbano (pensiamo ad esempio ai parchi collinari). Di fronte
a situazioni di rischio come sponde fluviali e scarpate stradali si è proceduto anche a
numerosi abbattimenti, per mettere in sicurezza le zone più esposte ed evitare danni a
persone e cose con conseguenti denunce alla Procura. Recentissimi sono stati poi gli
abbattimenti sulle sponde del Po e della Dora, in particolare nel parco della Pellerina.

Gli alberi in città hanno vita difficile: oltre ai mutamenti climatici che hanno mandato in crisi
alcune essenze botaniche, vi sono i tanti cantieri aperti, i tanti scavi per sottoservizi, i tanti
interventi stradali, e l’impermeabilizzazione di grandi alberate cittadine, che hanno favorito
il deperimento e l’insorgere delle malattie in molti esemplari. La cura verrebbe a costare più
dell’abbattimento e del reimpianto, occorrerebbe un piano di ricostituzione di svariate
alberature storiche, mentre mancano risorse. Così spesso agli abbattimenti non si
accompagnano le sostituzioni.

Si dice che le esigenze di bilancio impongono tagli drastici, venendo meno le risorse per la
spesa corrente. Purtroppo il Verde pubblico non viene riconosciuto nel suo grande valore
ambientale e sociale come bene comune, ed il Settore che se ne deve occupare è tra i primi a
subire tagli di risorse, mentre magari in altri campi (cultura, manifestazioni commerciali e
musicali, festival di varia natura) le risorse si trovano sempre e magari si fa ricorso a sponsor
come Iren, fondazioni bancarie, aziende partecipate dal Comune.

Perché mai non viene ritenuta altrettanto importante la cura del Verde? Soprattutto nei parchi
e nei giardini a più intensa fruizione pubblica, sottoposti a maggior usura e a maggior rischio
sarebbe necessario individuare risorse specifiche per la manutenzione. Facciamo un
esempio: perché non destinare alla manutenzione del Verde i canoni di affitto dei locali
presenti nei parchi e gli introiti delle tante occupazioni di suolo pubblico ivi rilasciate? I
circoli ricreativi, gli impianti sportivi, i locali notturni, le attività di somministrazione
presenti nei parchi e nelle aree verdi contribuiscono col loro pubblico all’usura del verde, e
versano canoni cospicui che dovrebbero essere finalizzati alla manutenzione dei parchi che li
ospitano. Queste sarebbero entrate certe, e non aleatorie come “ l’ecotassa sui bus turistici”,
opportuna ma certo non sufficiente.

E’ invece certo che, con provvedimenti straordinari ed eccezionali non si provvederà a
saldare questo grave deficit di risorse, che espone tra l’altro dirigenti e personale tecnico del
Comune a inutili rischi o a “messe in stato d’accusa”, quando le responsabilità stanno nelle
scelte politiche.
Le risorse di bilancio devono essere ordinarie e non straordinarie, e tocca al Sindaco, alla
Giunta e ai Consiglieri Comunali provvedervi.

Ricordiamo infine che la città di Torino non ha ancora recepito le norme e i criteri applicativi
della Legge Nazionale del 14 gennaio 2013, n. 10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi
urbani”, che comporta tra l’altro l’impegno a render noto il bilancio arboreo del Comune e a
destinare adeguate risorse allo sviluppo e alla manutenzione del Verde urbano.

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Articolo pubblicato il 16/03/2014