Al lingotto di Torino, nei giorni 11 e 12 marzo è aperta la prima borsa internazionele delle mostre: AMIEX.
L’evento doveva essere inaugurato dal ministro Franceschini che non ha potuto presenziare a causa di un malore nei giorni scorsi, per cui ha aperto la sessione la Presidente di Fondazione Industria e Cultura, promotrice dell’evento, Patrizia Asproni con la presentazione di AMIEX.

AMIEX è un innovativo market place europeo in cui il mondo della cultura e quello dell’impresa si incontrano per sviluppare, scambiare o co-produrre eventi culturali ed esposizioni.
AMIEX è proattiva, perché promuove interattività e scambio ed inoltre, dato rimarchevole, è stata realizzata senza alcun finanziamento pubblico.

Non si tratta di una fiera, un salone o un festival, ma di un FORMAT 2.0 che supera la visione tradizionale dell’appuntamento tra operatori di settore.
Ancora una volta, giustamente, è stato rilevato come la cultura sia “economia”, perché impresa e cultura insieme fanno sviluppo economico.

A seguire, l’intervento del direttore Faure del Lingotto Fiere che ha sottolineato la perfetta collaborazione con AMIEX e l’adesione alla manifestazione di oltre 200 soggetti culturali di 8 Paesi tra i quali la Cina.

Per ultimo ha preso la parola il Sindaco Fassino evidenziando che questo evento è una  novità assoluta nel panorama italiano e internazionale; non a caso la prima edizione si tiene a Torino, una città straordinaria in trasformazione continua, dove la cultura è divenuta uno dei profili della nuova identità di quella che era la “factory town” del Paese.

Per un secolo Torino è stata la prima città industriale d’Italia, oggi è un grande polo turistico e culturale, proprio grazie all’attenzione riservata alla cultura come fattore di crescita, fattore sul quale investire anche in tempi di crisi per continuare in quel salto di qualità del territorio che crea attrattiva.

Dopo Fassino, il direttore della Fondazione di Venezia, Fabio Achilli, ha presentato l’attesa ricerca sull’andamento del mercato delle mostre italiane nel 2012, in collaborazione con Fondazione Industria e Cultura. I dati rilevati sono molti indicativi: per quanto attiene alla correlazione famiglie/spettacoli, i musei si posizionano al secondo posto dopo i cinema con preferenze pari tra maschi e femmine; gli eventi espositivi hanno visto negli ultimi anni una crescita esponenziale con sempre maggiori interventi delle Istituzioni locali e con netta prevalenza delle esposizioni temporanee.
Dai dati emerge l’ennesima conferma che la Cultura è fattore di ricchezza economica sempre più rilevante.

Secondo i dati Istat nel 2011 esistevano 1972 Musei e Istituti similari che hanno attivato 6663 eventi con la partecipazione di circa 33 milioni di spettatori.
Da notare che, come tipologia di eventi espositivi, oltre il 50% è dedicato all’arte contemporanea.
Evidenziamo ancora che le mostre più visitate sono sempre situate in siti pubblici e che i curatori sono in larghissima parte italiani con quasi totale parità tra maschi e femmine.

AMIEX prosegue anche il 12 marzo sviluppandosi su due linee principali strettamente connesse tra loro: il business matching e i work shop. Nei primi la domanda e l’offerta nazionale e internazionale si incontrano in un luogo fisico e su una piattaforma virtuale, mentre i secondi danno spazio alla formazione ed al confronto.

Possiamo concludere evidenziando come AMIEX abbia intercettato e raccolto la richiesta degli operatori culturali che da tempo manifestano l’esigenza di fare sistema e di confrontarsi in momenti dedicati, sul piano nazionele ed estero.
Infine con il programma AMIEX4young viene dedicata particolare attenzione agli operatori culturali del futuro prevedendo facilitazioni ed attività specifiche per i più giovani che si avvicinano a questo settore produttivo e che già stanno seguendo un percorso in questo senso presso alcune realtà partner di AMIEX.

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