CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO

ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Il 6 marzo scorso, le commissioni comunali I^ e IV^ hanno ascoltato in congiunta l’illustrazione dell’attività di contrasto alla violenza sulle donne svolta dal Corpo di Polizia Municipale di Torino, da parte della Dr.ssa Loiacono, Dirigente del Servizio. 


 

Siamo in presenza di un grande e complesso lavoro della PM perché la violenza non si ferma anzi è in continuo aumento. Un lavoro complesso perché deve essere anche preventivo ed educativo, un lavoro di prossimità affinché sempre meno donne siano vittime. Una area dove non si può mai abbassare la guardia, che richiede una azione integrata e non propriamente o non solo di polizia. 

Quindi prossimità e indagine in materia di violenza sulle donne. 


 

Che il problema esista e sia universale è stato ufficializzato a livello mondiale dalla Convenzione di Istambul dell’ 11 maggio 2011, recepita in Italia con il D.L.93/2013, convertito in Legge 119/2013. 

La violenza è caratterizzata dalla violazione dei diritti  umani e discriminazione fisica, sessuale, psicologica,economica , non solo esercitata ma anche se solamente minacciata, fondata sul genere,(donna in quanto femmina ) e se all’interno di una relazione affettiva domestica (anche passata ). 


 

L’attività della P.M. di Torino è ovviamente indirizzata ad assicurare la giustizia, ma in realtà sono molti i comparti dove l’azione si concretizza:l’accoglienza, l’ascolto,l’indagine,il sostegno, la protezione e la prevenzione.


Per gli operatori di questi settori è quindi necessaria una specifica attività di formazione relativa a 5 settori:

- poter riconoscere il fenomeno

- avere la giusta sensibilità

- saper gestire il primo contatto

- saper operare nell’emergenza

- gestire correttamente le indagini


Fortunatamente, per accogliere e ascoltare, indagare, proteggere e informare, il Nucleo di Prossimità della P.M. è supportato da i seguenti organismi:

- Servizi Sociali

- ASL

- Organi Sanitari

- Autorità Giudiziarie

- Associazioni di Volontariato

- Questura

Con i sopra citati organi il Nucleo stipula protocolli d’intesa, protocolli operativi e protocolli interculturali. Questi ultimi ormai particolarmente importanti stante il livello di immigrazione extracomunitaria, al fine di integrazione, lavori congiunti, emersione della conoscenza, creando un punto di riferimento per le diverse comunità, aiutando le vittime e innescando processi di partecipazione sociale attiva.

L’obiettivo è quello di promuovere un rapporto qualitativamente migliore con il territorio.


Di particolare importanza la presenza negli uffici della P.M. di una saletta d’ascolto dai colori e arredamento accattivanti, collegata alla control room dove un operatore, con le numerose telecamere predisposte è in grado di valutare gli atteggiamenti corporei di tutti i soggetti e da tutte le angolazioni.


Per quanto attiene alle tecniche investigative, gli accertamenti tecnici sono la base, perché in queste tipologie di reati, l’analisi di apparati o tecnologie informatiche, l’intercettazione telefonica o telematica, possono risultare determinanti ai fini delle indagini.

Ogni qualvolta le esigenze investigative lo richiedono, ci si avvale del Nucleo Investigativo il cui personale è altamente qualificato nell’utilizzo di tecnologie utili ai fini dell’attività investigativa e forense.


Atre attività fondamentali riguardano la protezione, in particolare quella nell’emergenza, il riconoscimento dei fattori di rischio e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per la richiesta delle misure cautelari e la loro successiva applicazione e in ultimo l’accompagnamento e la protezione della vittima alle udienze processuali.


A Torino siamo i primi in Italia per l’attività della P.M. di divulgazione nelle scuole per sensibilizzare ed educare, in particolare sui temi della legalità e sul rispetto delle libertà individuali, con incontri che consentono un elevato grado di penetrazione e sono anche importante occasione di emersione, tra i ragazzi, di eventuali indizi di sofferenza legati a contesti violenti.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 08/03/2014