13 marzo 2014 - GIORNATA MONDIALE DEL RENE

In Italia una persona su dieci, soffre di disturbi renali

Sono 45.000 le persone in dialisi in Italia:anche per loro sarà celebrata il 13 marzo la Giornata Mondiale del Rene, iniziativa promossa dalla Società Italiana di Nefrologia(SIN) e dalla Fondazione Italiana del Rene(FIR Onlus).

Le malattie renali sono subdole e tanto diffuse quanto pericolose:colpiscono i reni in modo silenzioso e spesso progressivo, sino a provocare l’insufficienza renale cronica terminale, di fronte alla quale non resta che far ricorso alla dialisi o al trapianto. Il loro costo in termini umani ed economici è elevatissimo (circa il 3% della spesa sanitaria italiana).

Ma le malattie renali,pur diffuse, sono prevedibili e anche se progressive, sono trattabili.

Ecco perché i provvedimenti più validi sono la prevenzione e la diagnosi precoce che consente un trattamento tanto più efficace quanto più tempestivamente messo in opera.

Per questo è necessario che tutti conoscano le condizioni di rischio in cui può comparire un danno renale potenzialmente progressivo. Diabete, ipertensione arteriosa, obesità,malattie pandemiche della società industrializzata, sono  il più spesso in causa. Il numero di persone affette da queste patologie è impressionante:15 milioni di ipertesi, 5 milioni i diabetici e 10 milioni di obesi solo in Italia. Una percentuale elevata di queste persone è già affetta da una malattia renale misconosciuta e potenzialmente curabile.

A questi gruppi di soggetti a rischio di sviluppare una malattia renale cronica, e che possono beneficiare di un intervento precoce, si aggiungono le persone con una famigliarità positiva per nefropatie, quelle con aterosclerosi mono o polidistrettuale, con malattie immunologiche (ad es. lupus, artrite reumatoide), le persone che fanno consumo elevato di farmaci antinfiammatori, specialmente senza controllo medico e, in genere quelle che hanno un’età superiore a sessantacinque anni.

Una condizione nella quale può comparire un danno renale o che può aggravare un danno renale preesistente è la gravidanza: anche in questo campo sono stati compiuti progressi straordinari che devono essere conosciuti perché si affrontino con successo i problemi connessi a tale situazione.

La diagnosi precoce: tutti dovrebbero sapere se i propri reni sono sani: Ma specialmente lo dovrebbero sapere i soggetti a rischio. Il modo è semplice, rapido e poco costoso. Il primo passo è la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine, cui si aggiunge, nei soggetti a rischio, il controllo della creatininemia e della proteinuria/albuminuria.

La terapia: per chi ha un danno renale, le possibilità di affrontare la malattia con successo, anche negli stadi più avanzati, sono in continua espansione ed è bene conoscere tale espansione per trarne il massimo vantaggio.

La rete nefrologica piemontese (25 centri di nefrologia e 1 in Valle d’Aosta) rappresenta,da alcuni decenni, un modello di trattamento integrato della malattia renale che ha sviluppato ottimi risultatati dal punto di vista clinico, raggiungendo il traguardo del pieno trattamento e riabilitazione dei cittadini interessati da danno renale,impegnandosi nella creazione di modelli di prevenzione e rallentamento della malattia renale cronica. Ogni anno in Piemonte,circa 700 nuovi casi(160-170 casi/milione abitanti/anno), giungono ad una insufficienza renale che necessita di trattamento dialitico. Di questi, circa il 20% ha indicazione al trapianto renale mentre i rimanenti devono essere trattati a vita con la dialisi.

Il modello di rete nefrologica piemontese ha consentito negli ultimi cinque anni una stabilizzazione del numero dei pazienti in trattamento dialitico, in controtendenza rispetto al panorama nazionale. Questo risultato è stato reso possibile dall’elevato numero di trapianti eseguiti in Piemonte. Gli importanti risultati sul trapianto potranno ulteriormente essere migliorati dall’attuazione della delibera per il consolidamento della rete di ambulatori MaRea(Malattia renale avanzata),approvata il 2 agosto 2013, che consentirà di ridurre i tempi d’iscrizione in lista trapianto anche grazie al prossimo avvio, del programma di trapianto preventivo da donatore deceduto e all’incremento di quello da donatore vivente.

Il 2014 è un anno importante per la nefrologia piemontese. In concomitanza con la Giornata Mondiale del Rene, alle Molinette, ospedale ove sin dal 1981 si operò il primo trapianto del Rene in Piemonte, il 13 marzo si terrà un convegno (9,30-13) ove i nefrologi del Piemonte illustreranno  le varie fasi, dalla prevenzione al trapianto renale.

In concomitanza con la Giornata Mondiale del Rene, i centri nefrologici ubicati nei principali ospedali della Regione, organizzano iniziative di “porte aperte in Nefrologia”, con visite, screening e incontri nelle scuole.

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Articolo pubblicato il 09/03/2014