"La Rai: un vuoto a perdere"

Il Festival di Sanremo alimenta l'opinione critica del Professor Dario Lavesero

 

"Un vuoto a perdere".

Così viene definita la RAI dal professor Dario Lavesero, noto insegnante di musica Chivassese:

"Ritengo che la prima cosa di cui un Premier dovrebbe occuparsi è doverla  smantellare in modo da

eliminare una bella spesa a nostro carico. Che ne pensate di un referendum?".

Dario per anni ha collaborato con la RAI partecipando in prima persona alla nota Kermesse canora di cui tanto si è parlato : il Festival di Sanremo. Incaricato da una Casa Discografica per curare le voci di alcuni cantanti prima della loro esibizione, ha avuto modo di respirare a pieni polmoni l’ aria del rinomato Festival ed ora, acquisita la necessaria esperienza, si sente in grado di formulare alcune considerazioni in merito all’aspetto puramente qualitativo senza trascurare quello meramente pragmatico..

"Se mi dovessero chiedere cosa vorrei da un buon Festival della Canzone Italiana risponderei, da buon nazionalista, che esigerei dei grandi cantanti in grado di valorizzare delle italiche note in maniera da inorgoglire l’animo dei nostri connazionali. Le voci che vengono proposte sono assolutamente mediocri, la selezione operata sui cantanti è ad un livello ancora basso, realizzata forse curando maggiormente la telegenia rispetto alla tecnica canora".

Nessuna canzone proposta al Festival, secondo Dario, è potenzialmente in grado di bucare lo schermo ed uscirne all’ esterno, analogamente a ciò che accade, invece, alle canzoni straniere la cui diffusione è meritatamente dirottata oltre confine. Nel contesto della kermesse, solo ed esclusivamente l’Orchestra Sinfonica riceve da Dario notevoli lodi per il più che apprezzabile livello musicale dimostrato..

"Infatti - sostiene ironicamente - hanno provveduto ad evidenziarne la presenza garantendole una posizione a visibilità minima!".

L’aspetto ancora più deludente per il professore pare essere quello economico, le spese profuse per la realizzazione di questo che lui definisce mediocre spettacolo.

"Fabio Fazio riceve dalla RAI due milioni di euro l’ anno e la conduzione del Festival ha incrementato il suo contributo di ulteriori seicento mila euro" spiega nauseato.

"Inoltre la stessa riserva al Comune di Sanremo sette milioni di euro per i disagi apportati durante tale periodo.. mi chiedo se spese e sforzi profusi possano ambire ad essere considerati  un investimento anche se di fatto non viene generato l’auspicabile".              

                                                                                 Anna  Barbaro

 

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Articolo pubblicato il 05/03/2014