“Langhe di carta” alla libreria Belgravia di via Vicoforte

Cinque Autori e i loro libri

Giovedì 27 febbraio, alla libreria Belgravia di via Vicoforte 14/D a Torino, si è svolto l’incontro “Langhe di carta” con la partecipazione di Donato Bosca, fondatore e presidente onorario dell’Associazione Culturale Arvangia, di Paolo Ferruccio Cuniberti, Silvio Marengo, Cesare Mozzone e Maurizio Rosso.  

Sono tutti scrittori che nei loro libri parlano delle Langhe, sia pure con punti di vista assai differenti. 


 

Donato Bosca ha descritto le molteplici attività dell’Associazione Culturale Arvangia, da lui fondata nel 1987, e si è soffermato in particolare sulla rivista-libro “Langhe, cultura e territorio”, la cui pubblicazione è iniziata nel 2008, di cui è responsabile.  

Fra gli scrittori che si sono interessati alle Langhe, Donato Bosca ha assunto un ruolo molto importante perché ha dato l’avvio, superando anche difficoltà legate alla mentalità “langarola”,  alle ricerche sul tema delle masche e delle superstizioni contadine e sulle storie degli emigranti piemontesi in Nord e Sud America.  


 

Paolo Ferruccio Cuniberti si è occupato di cultura popolare come autore di studi antropologici poi raccolti nel libro Orsi, spose e carnevali.  

La sua attenzione per le radici si è anche concretizzata in opere di narrativa. Ha scritto tre romanzi, il primo dedicato agli anni ‘70, “Body and soul” (2011), finalista premio InediTo 2012, il secondo agli anni ‘80, “Indagine su Anna” (2012) e, infine, “Un’altra estate” (2013), ambientato negli anni ’60 e dove si descrive la fine della civiltà contadina, finalista al premio Sanremo Writers 2014. 


 

Nel suo libro “Memorie e leggende partigiane”, Cesare Mozzone condensa il dramma dell’anello mancante nel passaggio da una generazione all’altra, quando i genitori non amavano raccontare il loro coinvolgimento nella guerra e i figli non trovavano mai il tempo di ascoltare.

Mozzone parla di un “libro di riscatto”, per rendere omaggio al padre partigiano a dieci anni dalla sua scomparsa.


Silvio Marengo è un veterinario che ama gli animali e li sa raccontare come pochissimi sanno fare. Il suo libro è intitolato “Il bue biund e altri animali di Langa” e comprende racconti di animali, ambientati in varie epoche, a partire dai primi del ‘900. Sono storie di contenuto assai vario, alcune descrivono la vita contadina del passato, altre gli animali incontrati nella sua pratica professionale, alcune coinvolgono il tema della magia e delle masche.

L’intervento di Silvio Marengo è stato anche occasione per ricordare la pregiata razza bovina Piemontese, produttrice della migliore carne del mondo, che è nata nelle Langhe tanto che in passato si parlava di una “sottorazza Albese”.


Maurizio Rosso, produttore di vino e letterato, ha esordito con il fortunato romanzo “Il castello dei Catari”.

Rosso ha parlato del suo nuovo romanzo “La leggenda del cavaliere veloce” dedicato ad Aleramo, personaggio realmente vissuto nel X secolo. Rosso è rimasto affascinato dalla leggenda di Aleramo, che aveva ricevuto dall’Imperatore tedesco Ottone I la promessa di avere in feudo tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere in tre giorni e tre notti a cavallo.

Questa leggenda è diventata il romanzo di Maurizio Rosso: la meravigliosa avventura della cavalcata di Aleramo è raccontata con palpitante senso d’avventura, proiettata in un mondo magico e misterioso, visto attraverso gli occhi di un giovane cavaliere che voleva conquistare il mondo.


A chiusura dell’incontro, Vittorio Fenocchio (Tòjo Fnoj), brandé della lingua piemontese, ha annunciato che al 16 marzo si svolgerà a Pianezza la “Festa del Piemonte”, con il passaggio del “Gran Drapò” dalla Comunità Langa Astigiana al Comune di Pianezza: nell’ambito dei festeggiamenti è previsto anche un incontro con Donato Bosca e altri scrittori delle Langhe.

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Articolo pubblicato il 01/03/2014