“E la poesia diventa canzone”, recital alla Tesoriera

Coinvolgente spettacolo di Sergio Donna con Beppe Novajra

È sempre molto piacevole assistere agli spettacoli organizzati da Sergio Donna, Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, perché all’alta qualità della poesia, prosa, musica che vengono proposte, si uniscono una sapiente regia e una organizzazione che, al rigore tutto subalpino, combina tratti di squisita cortesia.  

Un ulteriore esempio lo ha fornito il Recital “E la poesia diventa canzone” che si è tenuto lunedì 24 febbraio alla Villa della Tesoriera nella Sala dei Concerti della Biblioteca Musicale Andrea Della Corte. 


 

“E la poesia diventa canzone” intende dimostrare come canto e  poesia si integrino tra loro spesso in modo armonico e suggestivo, e quanto siano stretti i loro legami. Questo recital, infatti, è nato dalla ormai consolidata collaborazione artistica e culturale di Sergio Donna con Beppe Novajra, uno dei più eleganti cantautori piemontesi. 

Sergio Donna è infatti poeta sensibile, romantico, delicato, talora autoironico e giocoso: e i suoi versi, dalla sonorità vellutata e ricorrente, ben si prestano a diventare canzoni.   


 

Il recital si è articolato nella lettura di alcune poesie di Sergio Donna, con l’intervento di attori e poeti, amici dell’autore (quali Cristina Codazza, Alessandro Bertolino, Paulette Ducré e Danilo Torrito, ben noti nell’entourage della poetica e del teatro torinese), e nell’esecuzione di alcuni brani musicali, ispirati ai suoi versi, composti dallo chansonnier Beppe Novajra, che nelle sue canzoni s’immedesima con sorprendente e talentuosa efficacia nella poliedrica personalità di Sergio Donna, dando vita a composizioni deliziose, talora romantiche, talora più popolari, oppure scherzose e ballabili. 


 

Al maestro Bruno Baudissone, pianista e baritono, è stata affidata la colonna sonora del reading, con alcune performances cantate, anch’esse ispirate  alle poesie di Sergio Donna. 

Fra le undici composizioni presentate, vogliamo ricordare “Maria Ausiliatris”, “La siren-a dla Lancia”, Carlo (In)felice – Na figura da cicolaté” in lingua piemontese, e “C’era una volta la Venchi Unica” che evocano vividi bozzetti, personaggi e istituzioni della Torino di un tempo.

Il risultato è stato veramente coinvolgente e il pubblico, molto numeroso, ha dimostrato di avere veramente gradito lo spettacolo: ha generosamente applaudito, richiedendo bis che si sarebbero moltiplicati se non fosse intervenuto il rigido orario di chiusura della sala…


Questo recital ha preso origine dalla recentissima nuova edizione di Lines | Raccolte di Poesie, riproposta in una gradevole veste grafica, con illustrazioni di Dorella Gigliotti, che riunisce quattro sillogi di poesie di Sergio Donna: Babele (1998 – 2002), Des fleurs pas mal (2003-2004), Anni Duemila (2003-2008) e Nuovi Orizzonti (2009 – ∞), frutto di un percorso lirico che il poeta ha intrapreso nel 1998 e che tuttora in atto.

Ma di questo libro intendiamo parlare più estesamente in altro articolo.


Le foto di questo articolo sono state fornite da Vittorio Greco che ringraziamo per la cortese collaborazione.

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Articolo pubblicato il 26/02/2014