EUROPA 2020 E LOTTA ALLA POVERTA’

DAL SOVRANAZIONALE AL LOCALE. IL CASO TORINO

Passando ora ad una dimensione locale più vicina a noi, andiamo ad esaminare il 7° PROGETTO UE ( COPE ). 

Il progetto ha l’obiettivo di studiare la co-produzione delle politiche di inclusione attiva di contrasto alla povertà in un quadro multilivello, multidimensionale e multistakeholder. 

Il punto di partenza è il concetto di povertà come sfida multidimensionale; a seguire una analisi comparativa delle politiche contro la povertà  e degli schemi di reddito minimo in Italia, Germania, Polonia, Inghilterra e Svezia a livello locale, relativo alle città di Torino, Dortmund, Radom, Glasgow e Malmo. 


 

Il progetto COPE  indica Torino come la 4^ città italiana per dimensioni, con poco più di 900.000 abitanti, con un consistente declino demografico dalla metà degli anni settanta, parziale diminuzione della popolazione in età lavorativa e un livello di immigrazione di circa il 16%. 


 

La Città vive un periodo di stagnazione economica ( in parte connessa alla crisi della FIAT ) già prima della crisi del 2008 ed è più colpita  di altre aree metropolitane. 

La situazione del mercato del lavoro ( tassi occupazione/disoccupazione) è peggiore rispetto ad altre aree italiane. 

La povertà relativa per nucleo familiare si attesta al 7,3 rispetto al 6,0 della Lombardia e al 6,2 del Nord Italia.  


 

Aumentano quindi le richieste di aiuto ai servizi sociali comunali, ai centri di ascolto Caritas Ufficio Pio ecc. Aumenta la spesa per l’assistenza economica ma diminuiscono i trasferimenti di risorse da Stato e Regioni ( - 80% tra il 2008 e il 2012). 

Il debito del Comune  nel 2012 ammonta a € 3.330 Milioni con un pro capite di € 3.652 ( il più alto d’Italia ). 

Viene così adottata una politica fiscale restrittiva ( aumento IMU ) per confermare risorse e impegno sul fronte sociale. 


 

Passando alla ripartizione delle responsabilità tra i livelli di governo per combattere la povertà a Torino, vediamo che il sistema è complesso e frammentato. Le misure pubbliche possono essere suddivise in 3 categorie: 


MISURE NAZIONALI E REGIONALI ATTUATE A LIVELLO LOCALE


- Assegno di maternità

- Assegno per nucleo familiare con almeno 3 figli

- Contributi economici per famiglie con almeno 4 figli

- Nuova Social Card

- Fondo sociale per il sostegno alla locazione

- Fondo Regionale per il sostegno alla locazione


MISURE DI ASSISTENZA ECONOMICA PROGETTATE E REALIZZATE DAL COMUNE DI TORINO


- Reddito di mantenimento per inabili al lavoro, over 65, invalidi donne incinte

- Reddito di inserimento sociale per abili al lavoro

- Contributo economico per la casa per soggetti eleggibili  RM o RIS e sfrattati

- Contributo economico per bisogni specifici  a seconda dei casi


RIDUZIONI DI TASSE E IMPOSTE REGOLATI A LIVELLO OCALE


- Assistenza economica straordinaria per spese casa e ricoveri per sfratto

- Tariffe agevolate e riduzioni fiscali per nidi infanzia, trasporto pubblico locale, servizio idrico, tassa raccolta rifiuti abitazione principale, esenzione addizionale comunale IRPEF e rimborso parziale IMU.


L’intervento più rilevante è la NUOVA SOCIAL CARD con queste caratteristiche:

. sperimentazione di 1 anno

. finalizzata al contrasto della povertà minorile

. coinvolgimento del terzo settore

. Ripartizione dei fondi nazionali in base all’incidenza povertà, €3,8 Ml a Torino

. 1000 nuclei beneficiari (stima) rispetto a 11.000 rientranti nei criteri


I criteri e categorie di accesso per il MINISTERO:


- cittadini italiani e stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo

. residenza di 1 anno

. reddito ISEE < € 3.000

. almeno 1 minore


Punteggi di priorità  per il COMUNE

. residenza da almeno 2 anni

. nucleo monoparentale

. numero figli presenti

. presenza di figli disabili

. disagio abitativo

. nucleo già beneficiario di misure di assistenza economica comunale


Ulteriori programmi contro la povertà sono forniti direttamente da Organizzazioni del Terzo Settore, principalmente da:

- COMPAGNIA DI SAN PAOLO  e UFFICIO PIO

- CARITAS TORINO

- SOCIETA’ DI SAN VINCENZO

- FONDAZIONE SPECCHIO DEI TEMPI

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Articolo pubblicato il 26/02/2014