"Tirreno Power, la famiglia De Benedetti tra i responsabili del disastro"

Lo afferma Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore

"Dopo che i periti della procura hanno accertato le colpe della “Tirreno Power”, nell'aumento della mortalità per cause di malattie cardiovascolari nel circondario di Vado Ligure, ci aspettiamo che si apra un'inchiesta che vada a coinvolgere tutti gli azionisti dell'azienda, compresi a famiglia De Benedetti, titolare di una sostanziale quota tramite un complesso asset societario che conducono alla “CIR”.

AT, per voce del Segretario Nazionale, assume una posizione forte contro i poteri forti che hanno causato gravi danni alla salute dei cittadini; Cortese insiste sottolineando:

"La magistratura indaga su migliaia di morti nel comprensorio della centrale a carbone di Vado Ligure. Qualche mese fa è stata consegnato al procuratore di Savona, Francantonio Granero, una consulenza tecnica all’interno della quale si trova anche uno studio epidemiologico compilato da tre periti che per due anni hanno analizzato le cartelle cliniche di migliaia di pazienti".

Cortese tiene a evidenziare come ci siano personaggi che non vengono mai sfiorati e tanto meno coinvolti nelle indagini:

"I magistrati ipotizzano i reati di disastro ambientale e omicidio colposo, ma la cosa più assurda è che nel fascicolo ancora non sia presente il nome di Rodolfo De Benedetti, figlio di Carlo, presidente esecutivo della COFIDE. Situazione assurda, perché non capiamo come mai non sia partita un'inchiesta a carico degli azionisti, che certamente non potevano non essere a conoscenza dei fatti".

Il Segretario di AT lancia un'accusa ben precisa:

"La famiglia De Benedetti è legata a questa storia a filo doppio, anche se grazie alla creazioni di holding e gruppi hanno cercato di allontanare il loro nome da questo disastro che loro ben conoscevano".

Luigi Cortese conclude poi in maniera assai determinata:

"Per noi, di Alternativa Tricolore, il tempo di agire è ormai arrivato, non si può neanche immaginare che un disastro del genere rimanga impunito solo perché dietro alla Tirreno Power c'è un nome illustre come quello della famiglia De Benedetti".

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 22/02/2014