Convenzione tra Liceo Scientifico “Antonio Gramsci” e associazione Apri Onlus

A Ivrea, studenti in attività di volontariato per i disabili visivi

Nella mattinata di giovedì 13 febbraio la dirigente scolastica del liceo scientifico “Antonio Gramsci” di Ivrea, Daniela Vaio, ha incontrato il presidente dell’Apri (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti) Onlus Marco Bongi per gettare le basi di una convenzione che verrà a breve stipulata tra l’istituto e l’associazione torinese che, a Ivrea, già gestisce con profitto il Centro di Riabilitazione Visiva di via Nigra. 

 

Il progetto di collaborazione prevede il coinvolgimento degli studenti delle diverse classi in attività di volontariato e sensibilizzazione verso i diritti ed i problemi dei disabili visivi. La dirigente Vaio e Bongi stanno già progettando alcuni incontri per presentare ai ragazzi l’alfabeto Braille e le diverse tecniche e tecnologie che, oggi, aiutano i non vedenti a mantenere la propria autonomia personale. Non in ultimo, si stanno gettando le basi per la produzione di audiolibri e la realizzazione di percorsi tattili o con cartellonistica in Braille. 


Dice la dirigente scolastica Daniela Vaio: “La scuola di oggi non può limitarsi ad erogare conoscenze nozionistiche: si deve fare carico di educare, nel senso pieno della parola, diffondendo quei valori che non sempre sono in primo piano nella società, sempre più tecnologicamente avanzata ma sempre  meno  attenta all'uomo. Stimolare i giovani a riflettere sui grandi temi della diversità, intesa come ricchezza, fa  anche comprendere quanto si è fortunati, porta a ridimensionare i problemi personali, che spesso vengono avvertiti come insormontabili e che invece non lo sono, se paragonati a quelli di chi, costantemente, si deve misurare con una società che non agevola chi è in difficoltà”.


Conclude  il presidente Bongi: “Tutte le volte che ci è possibile sensibilizzare gli studenti delle scuole, per noi è un momento di grande soddisfazione. Saranno infatti le nuove generazioni che faranno la società di domani e, parlando con i giovani, possiamo sperare di sconfiggere, almeno in futuro, l'emarginazione e la discriminazione verso i più deboli. Sono anche molto contento del grande interesse manifestato, nei nostri confronti, dalla dirigente scolastica e dai docenti del Liceo Gramsci. Penso proprio che si potranno quindi portare avanti iniziative molto interessanti".

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Articolo pubblicato il 18/02/2014