Intervista a Davide Gariglio, candidato alla carica di Segretario regionale del PD
Davide Gariglio

Disamina delle linee programmatiche e messaggio agli elettori

In vista delle primarie per la designazione del candidato PD alle prossime elezioni alla carica di segretario regionale, abbiamo incontrato Davide Gariglio, Consigliere regionale di area renziana, candidato sindaco alle ultime amministrative della città di Torino che hanno assegnato lo scettro a Piero Fassino, divenuto anch'egli renziano in un recente passato. Davide Gariglio, sicuramente un politico che vanta i giusti crediti per rappresentare il proprio partito in ogni competizione elettorale, si appresta quindi ... Adesso ... ad affrontare la competizione interna per accedere alla kermesse decisiva per il Governo regionale. Abbiamo quindi posto al Consigliere le domande di rito sulle modifiche da applicare all'attuale stato di cose per riportare maggior equilibrio nelle deliberazioni relative ai vari assessorati con una linea programmatica che tocca i punti fondamentali per il buon vivere dei cittadini.



Cominciamo subito dalla stretta attualità: ieri sera il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Roberto Cota: il Piemonte tornerà al voto. Che cosa ne pensa?

"La sentenza del Consiglio di Stato fa giustizia rispetto alle elezioni Regionali del 2010 viziate da gravi irregolarità che ora più nessuno può mettere in discussione.
Cota e il centrodestra hanno governato per quattro anni in modo abusivo e illegittimo, portando il Piemonte in una situazione di stallo. La deriva che ha avuto la politica regionale carica ora di grandi responsabilità chi governerà in futuro il Piemonte.

Bisogna andare subito al voto, senza più indugi. La data non potrà che essere quella del 25 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, per far risparmiare ai cittadini 43 milioni di euro e per dare al Piemonte un nuovo presidente, una nuova giunta e un nuovo consiglio regionale che siano legittimati a governare”



Cosa fare per dare un giusto e definitivo riassesto alla situazione sanitaria incrementando eventualmente la prevenzione?

Una Regione dove si vive bene è una Regione capace di fornire ai cittadini un’assistenza efficace e tempestiva, nella quale siano tenuti insieme sanità e sociale, ospedale e territorio.

Il sistema sanitario non può essere considerato un costo sul quale incidere con calcoli ragionieristici, come ha fatto l’amministrazione di centrodestra in questi ultimi anni; né può essere immaginato come un settore da privatizzare con trasferimenti graduali o con ingegnose operazioni politico-finanziarie

Il nostro partito vuole un sistema sanitario interamente pubblico In termini concreti, questo significa rilanciare il piano di investimento nell’edilizia ospedaliera, a partire dalla realizzazione della Città della Salute; ridurre il numero delle Asl realizzando un risparmio sulle strutture e sui dirigenti; trasformare i piccoli ospedali in case della salute, mantenendo i posti letto della continuità assistenziale; ridurre le liste di attesa a partire da una semplificazione del sistema di prenotazione Occorre anche pensare alla prevenzione ed ad un sistema integrato tra protezione sociale e sanità, perchè la persona deve essere considerata ed accompagnata in ogni fase della sua vita, dalla giovinezza alla terza età.



Quali provvedimenti, se sono contemplati, in materia di ambiente e tutela del territorio?

L’ambiente deve rientrare tra le priorità del nuovo PD piemontese. Occorrono con urgenza politiche orientate a favorire una transizione green del suo settore portante che è la manifattura. I temi di ambiente ed energia sono priorità strategiche per il lavoro, l'economia e la salute delle persone.

Siamo convinti che scelte coraggiose di politica pubblica in questo senso generino innovazione, rimettano in moto settori fermi come l’edilizia, accrescano la competitività delle imprese e della Regione nel suo insieme. Il nostro PD punterà a dotarsi di strumenti veri di partecipazione che permettano scelte trasparenti e responsabili sui temi fondamentali che coinvolgono i cittadini e che impattano più di ogni altro sulla qualità della vita delle comunità.



Quale dialogo intraprendere con le altre forze politiche che vogliono essere propositive e non soltanto profete del no.

Io credo che le buone idee non siano né di destra, né di sinistra. Con le forze propositive ci deve essere dialogo e confronto.



Privilegiare il contatto diretto con i cittadini eliminando quella ... barriera istituzionale che rende vicini solo per ottenere consensi elettorali.

Il PD che dobbiamo costruire è un partito che annulli le distanze tra istituzioni e cittadini. Dobbiamo capitalizzare la voglia di partecipazione delle persone e coinvolgerle per capire i problemi e studiare insieme le soluzioni. Per far questo è necessario un partito che sappia metterci la faccia andando là dove la gente vive e dove esistono i veri problemi. Costruiremo un partito che sappia essere anche moderno ed attrattivo e si faccia conoscere utilizzando gli strumenti di comunicazione più alla’avanguardia



Quale riassesto al sistema del trasporto, che conosce bene, per eliminare i disagi in primis ai pendolari.

La gestione del trasporto pubblico locale fatta dalla giunta Cota è stata ondivaga, incerta e senza nessun tipo di confronto con gli enti locali con cui la concertazione è prevista per legge. Occorre difendere il sistema di trasporto pubblico, invertendo rotta rispetto alla chiusura delle tratte ferroviarie piemontesi. Le nostre infrastrutture sono uniche in Italia, il traffico ferroviario è sicuro, ecologico e permette una grande mobilità: non vogliamo snaturarlo e dobbiamo garantire almeno un servizio minimo ai cittadini di tutto il Piemonte.



Il messaggio agli elettori perchè vadano a votare che è un diritto ma anche un dovere per ognuno di noi.

A pochi giorni dall’appuntamento con le primarie per eleggere il nuovo segretario regionale vorrei invitare tutti gli elettori e i simpatizzanti del PD ad andare a votare e a scegliere me per realizzare anche qui in Piemonte quel cambiamento che si sta compiendo in tutta Italia grazie all’azione e al coraggio di Matteo Renzi. La mia candidatura nasce proprio in continuità con la proposta politica del segretario nazionale. Oggi Matteo Renzi e il Partito Democratico detengono il monopolio della speranza: a noi si rivolge chi pensa che ci sia ancora una possibilità di riscatto. La nostra sfida è mettere a frutto questo capitale di credibilità impegnandoci ciascuno nel proprio ambito in un’azione di profondo cambiamento del nostro partito e delle istituzioni





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Articolo pubblicato il 12/02/2014