Regione Piemonte - Vitalizi: il Presidente Cattaneo fa chiarezza
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

La norma costituisce un notevole risparmio per l’Ente

“In relazione all’emendamento sui vitalizi inserito nella legge finanziaria, che peraltro avevo chiesto ai proponenti più volte di ritirare, considerato il perdurare delle polemiche alimentate da informazioni non veritiere, ritengo necessario fornire ulteriori precisazioni”.

Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo che prosegue:

“Come da me ribadito anche in aula sarebbe stato, ed è preferibile, affrontare con una proposta organica il tema dei vitalizi, peraltro già aboliti dalla prossima legislatura. Tuttavia, è necessario precisare che una norma sul recupero dei contributi esisteva già e consentiva al consigliere con due o più legislature di usufruire del vitalizio e anche di ritirare una parte dei contributi versati. Oggi, invece, con questo emendamento si introduce il  principio secondo il quale l’ex-consigliere deve scegliere tra il rimborso integrale dei contributi versati, non un centesimo di più, senza rivalutazione e senza interessi, oppure attendere il vitalizio, ma non può più avere entrambe le cose.
Quindi, la norma oltre a rappresentare un elemento di chiarezza, costituisce un notevole risparmio per l’ente, in quanto i contributi  versati già ora sono sufficienti a coprire solo in minima parte la spesa dei vitalizi erogati, che sono destinati a crescere anche per l’aumento dell’aspettativa di vita”.

Per citare due esempi (calcolando una aspettativa di vita media di 18 anni oltre il 65esimo in cui si matura il diritto, e senza calcolare l’eventuale reversibilità):
 
-        un consigliere con una legislatura ha versato contributi per circa 97mila euro, ha diritto a un vitalizio di 3.000 euro lordi al mese, quindi in circa 33 mesi si esauriscono i contributi versati e la Regione deve continuare a versare per ulteriori 183 mesi con una spesa ulteriore di 551mila euro;
 
-        un consigliere con tre legislature ha versato circa 300mila euro di contributi, ha diritto a un vitalizio di 7.000 euro lordi, che esauriscono il monte contributi in soli 43 mesi, per cui l’ente deve continuare a pagare il vitalizio per ulteriori 173 mesi, con un esborso di 1.212.000 euro.

“Detto questo - conclude Cattaneo - ritengo indispensabile nell’immediato futuro che sia aperto il confronto per l’introduzione del contributo di solidarietà per un triennio da parte degli ex consiglieri, con la riduzione di alcuni punti percentuali del vitalizio percepito e che, al più presto, sia approvata una norma per la piena trasparenza, che veda pubblicati sul sito web del Consiglio l’elenco e gli importi dei vitalizi percepiti, così come avviene per le indennità dei consiglieri in servizio”.







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Articolo pubblicato il 04/02/2014