"Monete complementari in ascesa: risposta all'insufficienza dell'euro"

Le dichiarazioni della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori Patrizia Polliotto

"La moneta unica ci dà tutta la rigidità dell'avere una moneta comune, vantaggio sicuramente per i Paesi della UE economicamente molto più forti dell'Italia, sottraendo di fatto a quest'ultima la flessibilità e la competitività che le deriverebbe dalla facoltà di battere moneta così come accade invece negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Giappone".
Sono Parole dell'Avvocato Patrizia Polliotto (foto), Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell'Unione Nazionale Consumatori (dal 1955 la più antica e autorevole associazione consumeristica italiana), AD di Icarus CMFS (Società del Gruppo Finmeccanica), Componente il Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo e del Cda di F.S.U. (Finanziaria Sviluppo Utilities, Capogruppo di Iren Spa).
"Non v'è dubbio che per noi italiani in questo momento la moneta unica sia un limite, dato lo stato di debolezza della nostra economia. Il fatto che l'euro non risponda adeguatamente alle esigenze di imprese e consumatori, è dimostrato dal crescente favore che sta incontrando in Italia il fenomeno delle cosiddette "monete complementari", di cui un esempio è l'eurocredito ideato da VisioTrade Spa, azienda italiana specializzata nel baratto fra imprese".
Per poi concludere: "Così facendo le aziende e i loro prodotti per i consumatori non possono essere competitivi in termini di prezzo, e pertanto i numeri delle entrate continueranno a diminuire a fronte di una spesa pubblica che invece non diminuisce affatto", dichiara l'Avvocato Patrizia Polliotto.

                    
                                                                                Maurizio Scandurra

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Articolo pubblicato il 29/01/2014