Teatro Monterosa - "La casa di Bernarda Alba" sabato 1 febbraio

In scena la Compagnia “Nuovo Palcoscenico”

LUCI SULLA RIBALTA

XVI Rassegna di Teatro di Prosa - Edizione 2013-2014

 

Atto unico di Federico Garcia Lorca

 

Personaggi e Interpreti

Bernarda: Chiara Angelini
Maria Josefa, madre di Bernarda: Cinzia Pavese
Angustias, figlia di Bernarda: Daniela Vizzotto
Magdalena, figlia di Bernarda: Ambra Ferrarotti
Amelia, figlia di Bernarda: Ivana Cantaro
Martirio, figlia di Bernarda: Monica Guglielminetti
Adela, figlia di Bernarda: Dania Milanese
La Poncia, serva: Paola Budel
Serva: Cinzia Pavese


Commento ed esecuzione musicale: Riccardo Barena
Regia di Giuseppe Costantino



Lo Spettacolo

E´ un´opera teatrale in tre atti scritta nel 1936 da Federico García Lorca, alcuni mesi prima della sua morte e fu rappresentata per la prima volta a Buenos Aires nel 1945.
Assieme alle altre tragedie Yerma e Nozze di sangue, La casa di Bernarda Alba fa parte di una trilogia incentrata sul ruolo della donna e sulla sua sottomissione nella Spagna rurale degli anni trenta.

 

Le vicende si snodano intorno al personaggio di Pepe il Romano che, però, non appare mai in scena.
La storia, ambientata in Andalusia, narra della dispotica Bernarda Alba, la quale, in seguito alla morte del marito, impone un lutto rigoroso alla madre Maria Josefa e alle sue cinque figlie (Angustia, Magdalena, Amelia, Martirio, Adela) impedendo loro di uscire di casa e di intrattenere rapporti con il sesso opposto; solo alla figlia maggiore, Angustia, che ha ereditato una parte consistente del patrimonio paterno, è concesso sposarsi con un giovane del paese, "Pepe il romano", il quale è unicamente interessato alla dote della sposa. L´ultimogenita Adela si innamora del promesso sposo della sorella, con cui ha una storia d´amore, portata alla luce da una delle sorelle maggiori. Bernarda finge di aver ucciso il giovane, scatenando una tragica vicenda: il suicidio per impiccagione di Adela, che non intende piegarsi alla volontà della madre e che non intende rinunciare a Pepe. Per difendere l´onorabilità della propria famiglia, Bernarda Alba conclude il dramma proclamando che sua figlia è morta vergine e ordinando il silenzio sull´intera vicenda.

Al centro dell´opera, tutta al femminile, una "madre padrona" che tiranneggia sulla vita delle sue cinque figlie, isolate dal mondo civile e soprattutto da quello maschile, soggette a regole morali primordiali tra cui vigono l´obbligo della castità e della dignità. Un´imposizione che segna indelebilmente i rapporti tra le sorelle pronte a distruggersi a vicenda piuttosto che vedere una sola di loro poter realizzare i propri desideri. Rancore e invidia sono i sentimenti prevalenti di fronte alla presenza di una madre disamorata che "passa sul cadavere" delle proprie figlie pur di mostrare all´esterno la purezza della sua prole.
Mai, nella letteratura spagnola, le donne sono state al centro come in questo dramma lorchiano. E, paradossalmente, mai l´uomo assente ha dominato tanto le loro vite. Il vuoto lasciato dall´uomo nella casa di Bernarda e che lei, eroicamente, tenta di occupare, si rivelerà un baratro dove precipiterà tutto il gineceo. In assenza dell´uomo Bernarda adotta il ruolo ordinatore che la tradizione assegnava a lui ma l´adeguamento a questo ruolo è inficiato dalla sua artificiosità e avrà una ricaduta dolorosa e violenta per tutte.

A fare da collante del capolavoro di Lorca quel senso di inquietudine chiamato dagli spagnoli "duende": è aver voglia di piangere, provare la paura, il brivido, la terribile vertigine che spinge verso un abisso di estasi e di spavento in cui i dubbi esistenziali, le pene, i tormenti, si dissolvono con una semplicità inspiegabile. Il vero duende è alla ricerca di questo istante, cammina sulla lama di un coltello, tra equilibrio e follia, tra ribellione e rassegnazione. Il vero duende è pieno di grida e di silenzi, due estremi apparentemente inconciliabili ma che qui procedono insieme. Il vero duende non provoca godimento, ma dolore.
Non è una sequenza di armonie o di cadenze melodiose per incantare l´orecchio. Il vero duende è fatto di voci lacerate che fanno male, anzi che feriscono, è in sintesi, la più primitiva delle catarsi.

 

 

 

 

La Compagnia

L’ Associazione Teatrale “Nuovo Palcoscenico” è stata fondata fondata nel 1986 da Chiara Angelini e Giuseppe Costantino: entrambi si sono diplomati alla scuola d’arte drammatica “I Pochi” di Alessandria e hanno proseguito il loro percorso di formazione diplomandosi al Centro Blandi di Torino diretto dal regista radiotelevisivo Massimo Scaglione e dal direttore del doppiaggio RAI Mario Brusa. Numerosi gli stages di perfezionamento.

Da più di vent’anni organizzano corsi di recitazione in città: biennali, al termine dei quali gli allievi più promettenti vengono inseriti nelle produzioni della Compagnia.

Numerosi gli interventi nelle scuole piemontesi sia con laboratori per alunni e insegnanti, sia con l’offerta di spettacoli.

La Compagnia ha allestito una sessantina di produzioni rappresentate in svariati teatri del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, del Veneto, del Trentino Alto Adige e delle Marche: soprattutto autori classici ( Eschilo, Sofocle, Euripide, Molière, Marivaux, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, Verga, Cechov, Lorca, Brecht ), ma anche di teatro del secondo ‘900 ( Williams, Beckett, Ionesco, Pinter, Betti, Buzzati).

Dalla fine degli anni ’90, Nuovo Palcoscenico organizza nel proprio spazio dell’Auditorium S.Chiara di Casale la rassegna teatrale I Crepuscoli di Santa Chiara, presentando le sue nuove produzioni e ospitando Compagnie nazionali, con una dozzina di spettacoli in cartellone ogni anno

Tra le peculiarità della Compagnia è l’allestimento di spettacoli classici rivisti secondo un’ottica contemporanea anche con l’utilizzo di video.

Ha ottenuto importanti riconoscimenti sia in ambito nazionale (Festival di Pesaro, Festival di Nave ) che in quello regionale ( Torino, Alessandria, Biella ) vincendo premi per miglior spettacolo, regia, attori protagonisti .

 

 

BIGLIETTERIA:

Prevendite: dal Martedì al Venerdì ore 10-12 e 17-19 e il Sabato dalle 17 alle 19 presso la Cassa del Teatro

Intero: 10 Euro

Ridotto: 8 Euro

Abbonamenti 5 spettacoli a scelta: 35 Euro

 

Informazioni: tutti i dettagliati degli spettacoli sono visibili sul sito www.teatromonterosa.it Per informazioni chiamare il numero 011/23.04.153 con il seguente orario: dal Martedì al Venerdì ore 10-12 e 17-19 e il Sabato dalle 17 alle 19.

 

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TEATRO MONTEROSA

Via Brandizzo 65 – 10154 - Torino

Telefono: 011.23.04.153 - Fax: 011.09.60.100

teatro@teatromonterosa.it teatro@teatromonterosa.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/01/2014