Biliardo - Luca Marzio Garavaglia racconta se stesso
Il Tricolore vinto a Saint-Vincent: da sx Claudio Bono, Vicepresidente Vicario Fibis, Luca Marzio Garavaglia, Peppino Consagno e Andrea Mancino, Presidente federale Fibis

Storia di un Campione che nello stesso anno ha vinto il Tricolore ed i Campionati Provinciali e Regionali lombardi

 

14 Luglio 2012. Posso dire che la luce si è accesa lì, a Saint Vincent, sul biliardo televisivo. Una leggenda per qualsiasi appassionato di biliardo. Vincere un titolo italiano in diretta TV a 42 anni…fantastico!

Al di là di tutto è un giorno ed un’emozione che non dimenticherò mai, nel ricordo di chi ha sempre creduto in me, il mio papà, la mia compagna, mia figlia.

E Gianni, Gianni Bombardi, scomparso solo un mese prima a soli 50 anni, un amico con il quale non ho potuto condividere la gioia di un titolo italiano, ma che mi ha dato nuovi stimoli per continuare a volere bene a questo gioco, ed affrontarlo in maniera seria, come un vero sport, sia a livello fisico che, soprattutto, mentale.

Che dire poi del titolo, una coppia nata per caso, per scherzo, il polentone e il terrone, come ci siamo sempre presi in giro io e Giuseppe “Peppino” Consagno, ma anche un grande reciproco rispetto biliardistico, soprattutto da parte di un pluricampione nei confronti di una mezza forza come me. Ho vinto con un grande campione, un profondo conoscitore del gioco, ma anche con un grande uomo e un grande amico.

E di me che dire…che come tutti rubo le ore che posso anche ai miei affetti per dedicarle alla passione del biliardo, al quale mi sono avvicinato ormai diciottenne, frequentando e guardando i grandi campioni, il Winkler, il Corbellini, Il Sessa, Il Mannone, Il Bombardi, Il Cifalà, l’Albrito, Vitale Nocerino. Il Coppo, Il Cavallari…la lista sarebbe lunghissima, ma è il Winkler ad avermi fatto innamorare di questo gioco, lui così profondo conoscitore del gioco, uomo di cultura superiore alla media e di grande educazione.

Non si può pensare che nel biliardo si possa sempre vincere, ma è giusto ambire a farlo, e sono certo di essere uno dei fortunati ad aver vinto parecchio, nel mio piccolo, vuoi per merito, vuoi perché molto probabilmente ero nel posto giusto, al momento giusto, nella giornata giusta. Ma c’ero e ci credevo. Credo possa capitare a tanti e, per contro, a nessuno di chi invece potrebbe meritarselo.

E’ anche vero che ho vinto in tutti i giochi, 5 quilles (che è la mia specialità), di cui ricordo con piacere la gara di Aosta, Goriziana Tutti Doppi (oltre al titolo a coppie ho vinto una gara ad Alessandria), Goriziana (la mia prima gara, vinta da seconda categoria oltre 20 anni fa).

Il titolo regionale dopo 6 prove è stata una soddisfazione e una rivincita nei confronti di chi, apertamente o malcelatamente, pensava che in fondo avevo vinto un titolo a coppie e che in singolo vincere qualcosa sarebbe stata cosa diversa. Il titolo provinciale, vinti gli altri due, e giocando nel CSB di casa, al Mannone Club, lo davano tutti per scontato…ma è stato molto difficile, e le parole di Salvatore Mannone prima della finale sono state fantastiche…”ricordati che tutto quello che hai fatto fino ad adesso non conta nulla, ora devi sfruttare questa opportunità e vincere!”. Un grande, ed un onore giocare nella sua sala.

Certo vincere titolo italiano e titolo regionale e provinciale nello stesso anno sono una soddisfazione incredibile e, credo, irripetibile. Ora mi aspetta la sfida più grossa, tentare di arrivare nella categoria Nazionali e, magari, riuscire a vincere il titolo italiano a squadre e quello regionale, sempre a squadre.

Per le ore che dedico al biliardo forse ho vinto tanto, per il mio talento forse meno di quanto avrei dovuto, ma ho capito che la differenza a biliardo la fa la solidità mentale nel momento topico in ogni incontro, in questo sono migliorato tantissimo. E non ho mai smesso e mai smetterò di studiare il biliardo, in cerca di nuove soluzioni e di perfezionare quello che già conosco e, ove possibile, spiegare quello che so anche agli altri.

Mi diverte anche molto commentare il biliardo su Datasport, che ultimamente mi sta dando questa opportunità per il circuito Regionale Lombardo del 2014, spesso affiancato da Marco Forti, il campione italiano di prima categoria del 2014, e spesso con qualche campione storico tra gli ospiti, Rosanna, Mannone, Erba…

Alla fine sono il Luca Marzio Garavaglia di prima dei titoli, ma con la convinzione e le prove che i sogni si possono realizzare. Bisogna crederci sempre, giorno per giorno, e imparare a soffrire nei momenti negativi ed a trarre da essi gli stimoli per andare avanti e migliorarsi, con un grande e sano senso critico nei confronti di se stessi. Come nella vita di tutti i giorni, peraltro.

 

Luca Marzio Garavaglia è General Manager della Bentley Milano


 

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Articolo pubblicato il 21/01/2014