VIAGGIO NELLA SAN DONATO DIMENTICATA

Vandalismi, spaccio e degrado fanno da padroni alle passerelle di Spina 3

Di Carlo Emanuele Morando

E’ la paura ad uscire di sera la difficoltà più grande che incontrano gli abitanti del complesso di case di Spina 3 in basso San Donato, quelle che si estendono tra via Ceva, corso Gamba e via Costaguta. L’affermazione proviene da una signora sulla quarantina che passeggia col cane sulle passerelle che collegano le vie sopracitate. E’ madre di una giovane ragazza e racconta la sua preoccupazione per ogni volta che la figlia esce di casa la sera per trovarsi con gli amici.

Il principale problema che colpisce la zona è un degrado generalizzato, che rende invivibile un pezzo di quartiere di recente realizzazione. E’ infatti molto facile imbattersi in bottiglie di birra abbandonate, cartacce gettate a terra e residui di cene del vicino fast-food da tramandare ai posteri. Proseguendo nella gita turistica sulle passerelle possiamo notare le fioriere poste ai lati del passaggio pedonale dalle quali sono stati asportati dei blocchi di cemento che costituiscono la recinzione del terriccio. Sono i blocchi che saltuariamente vengono lanciati giù dal cavalcavia, costituendo un notevole pericolo per chi dovesse malauguratamente passarvi sotto.

Attraversando le tre passerelle e contando attentamente i mattoni mancanti scopriamo che ne sono spariti decine, alcuni dei quali si possono ritrovare sotto i passaggi coperti.

Le stesse fioriere sono protagoniste dello spaccio di droga, infatti i pusher nascondono gli ovuli in fazzoletti di carta che lasciano semi-sepolti nella terra, a disposizione della clientela. Ma gli spacciatori sono furbi e talvolta asportano la guaina metallica che recinta le fioriere e anche lì seminano le dosi.

Per gli appassionati di arte contemporanea suggerisco poi caldamente di abbassare lo sguardo sulle barriere laterali, dove si alternano graffiti di varia natura, disegni di artisti new-age, dichiarazioni d’amore di fidanzati che hanno finito i fogli, insulti indirizzati ad amiche non più amiche e disegnini osceni da bagno pubblico.

Ecco, proprio questo è un altro dilemma per i residenti della zona. Devono per l’appunto convivere con l’odore di urina che aleggia nell’aria, in quanto le passerelle vengono utilizzate per soddisfare i bisogni fisiologici liquidi e solidi di animali a due e a quattro zampe.

In ultimo luogo un appuntamento da non perdere per gli amanti della musica etnica: nel periodo estivo si può assistere gratuitamente a concerti non commissionati ed eseguiti da artisti di varia provenienza e di diverse lingue che disturbano la quiete notturna dei residenti con i loro schiamazzi.

I consiglieri della Circoscrizione IV della Lega Nord e dell’UDC hanno già presentato diverse interpellanze all’istituzione competente, ma senza mai ricevere risposte rassicuranti. Né tantomeno si è visto un intervento concreto per la risoluzione del problema. Problema che sembra destinato a perdurare, tra il disagio e la rassegnazione dei cittadini.

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Articolo pubblicato il 21/01/2014