UNO SCHIAFFO ALLA CRISI

A TORINO APRE MIXTO

La sera del 15 gennaio a Torino, il Sindaco Fassino con il Rettore del Poli Gilli e l’ex Ministro Profumo, ha inaugurato il nuovo esclusivo polo gastronomico della Cittadella Politecnica in Corso Castelfidardo 34 a.

Fassino ha sottolineato come questo tassello completi il concetto di “Città” Universitaria nella città, qualificando Torino come vera “Città Universitaria” anche grazie al sistema di correlazione creato dalle Istituzioni.

 

Una struttura architettonica imponente e modernissima, ulteriore tassello nel contesto di recupero industriale dell’area, un ristorante, caffetteria e snackeria, non solo per gli studenti universitari con servizi dalle 7 del mattino sino a tarda sera, ma per tutti i cittadini che potranno soddisfare diverse esigenze di gusto e trovare spazi di aggregazione con un mix di qualità, relax e intrattenimento. Immancabile il dopocena con sfiziosi cocktail, degustazione di vini e birre artigianali accompagnati dalla musica dei DJ set a tema o di concerti live.

 

Il concept del locale è firmato Camst, la maggiore società italiana del settore con 11.000 dipendenti in Italia che ha investito in questo progetto 2 Ml di euro impiegando 35 lavoratori a fronte di una capienza di 140 posti al piano terra e 50 al mezzanino (una sala Riunioni da 20 posti si trova al piano interrato).

 

Partner di Camst è la Lavazza che per l’area caffetteria ha scelto il concept internazionale Lavazza Espression con l’obiettivo di creare il luogo ideale per una autentica Italian Coffee Experience rivolta ad un pubblico, anche internazionale, che quotidianamente frequenta l’area del Politecnico.

 

Due volte a settimana è previsto, negli spazi antistanti il complesso, l’evento “La buona agricoltura e l’energia delle buone idee – il mercato della terra di Torino” sotto l’egida di Slow Food Italia.

 

Per la Città di Torino, l’apertura di questo locale rappresenta non solo una sfida importante in una congiuntura economica ancora negativa, ma è anche un esempio da seguire perché è proprio in questi momenti che agendo in controtendenza riusciamo a mettere le basi per una nuova rinascita.

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Articolo pubblicato il 17/01/2014