Una Regione in bianco e nero
Interno di Palazzo Lascaris

La mostra fotografica, inaugurata il 16 gennaio nella galleria Belvedere di Palazzo Lascaris, è visitabile fino all’11 marzo.

Gli anni Settanta delle proteste di piazza e del terrorismo, dei progressi industriali trainati da Fiat e Olivetti, dell’emancipazione femminile e del boom edilizio, dei primi esodi estivi e dei pantaloni a zampa di elefante. Questo è il decennio raccontato dagli scatti di Memorie in bianco e nero. Il Piemonte com'era, quando nacque la Regione, mostra fotografica inaugurata il 16 gennaio nella galleria Belvedere di Palazzo Lascaris e visitabile fino all’11 marzo.

In un centinaio di immagini, provenienti dall’Archivio storico del Consiglio regionale, è offerto un affresco della vita negli anni fra il ‘70 e l’80 del secolo scorso, quando prese avvio l’attività della Regione Piemonte.

“La mostra non intende tanto celebrare la nascita dell’ente Regione, quanto invece offrire una testimonianza, benché parziale, della società piemontese in quella delicata fase storica”,

ha dichiarato Valerio Cattaneo, presidente del Consiglio regionale.

“Un’epoca caratterizzata da radicali cambiamenti economici e culturali in tutta Italia, che hanno visto il Piemonte prota­gonista, soprattutto come luogo in cui il passato e la voglia di futuro si incontravano e si scontravano con prepotenza, contribuendo, nel bene e nel male, all’affermazione di un cambio di mentalità, di valori, di stili di vita”.

Renato Grimaldi, professore dell’Università di Torino, ha illustrato alcune delle foto più significative in mostra, dalla programma 101 della Olivetti, primo personal computer al mondo alle manifestazioni di piazza, dai progressi della sanità al boom demografico, dall’immigrazione alla trasformazione urbanistica delle città.

“Era da poco passato il ‘68 e la foto era il mezzo più diretto per documentare i cambiamenti sociali in atto”,

ha spiegato nella sua testimonianza il fotografo Mauro Raffini.

“Le opere in mostra sono inoltre stampe vintage, ovvero dell’epoca, e quindi particolarmente pregiate, espressione delle tecniche di stampa analogica del tempo”.

“Per l’esposizione abbiamo attinto all’archivio del Consiglio regionale, che custodisce migliaia di immagini, gestibili oggi facilmente in digitale e siamo lieti di condividerle perché sono un patrimonio pubblico”,

ha affermato Domenico Tomatis, direttore Comunicazione Istituzionale dell’Assemblea regionale.

Al termine dell’incontro è stato infine presentato il secondo filmato della serie Piemonte memoria, dedicato a interviste ad alcuni protagonisti della prima legislatura regionale (1970-1975): Nerio Nesi, Ettore Paganelli, Francesco Revelli e Valerio Zanone.

 

 

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Articolo pubblicato il 16/01/2014