27 GENNAIO 1945 – GIORNO DELLA MEMORIA

Ieri 15 gennaio, presso la sede del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione del GIORNO DELLA MEMORIA del 27 gennaio 2014.

Il Giorno Della Memoria è stato istituito per mantenere vivo il ricordo della deportazione di milioni di ebrei, zingari, oppositori politici e omosessuali.

 

La Shoah, forse la più grande tragedia dell’umanità, evoca il dolore per le generazioni del Novecento cancellate dalla follia nazifascista, in particolare nei campi di concentramento di Mauthausen, Bergen-Belsen,Dachau,Auschwitz e Birkenau.

La data del 27 gennaio è quella di 70 anni fa quando furono abbattuti i cancelli del Campo di Auschwitz e furono così evidenti al mondo intero i livelli di barbarie raggiunti dalla follia nazista.

 

Il Direttore del Museo Guido Vaglio ha introdotto il Presidente del Comitato Scientifico Zagrebelsky che ha sottolineato l’ampiezza del campo d’azione del Museo, a partire dai numerosi volontari per l’attività didattica nelle scuole, alla organizzazione di mostre e conferenze, alla completa interazione con le Istituzioni del territorio sino alle Circoscrizioni per una forte simbiosi con la cittadinanza. Rilevante altresì la collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e con l’Archivio Cinematografico della Resistenza.

 

Il vasto programma di eventi a corona di questo giorno è particolarmente nutrito ed è stato frutto di accordi condivisi con tutte le Istituzioni, Regione, Provincia e Comune oggi presenti alla conferenza.

Il Sindaco Fassino ha evidenziato proprio la continuità di intenti delle Istituzioni, da sempre unite, per dare ampiezza, qualità e visibilità al programma. Ha inoltre posto l’accento sulla assoluta necessità di tramandare i ricordi, perché il passare del tempo crea oblio e se tali tragedie non si ricordano periodicamente si rischiano il revisionismo storico e legittimazioni improponibili. Bisogna tenere presente che rigurgiti nostalgici esistono anche in Europa che vanta 70 anni di pace, vedi ad esempio Alba Dorata in Grecia e il fatto che su 650 Deputati del Parlamento Europeo,

120 rappresentano partiti o movimenti xenofobi e razzisti.

 

Come detto il programma è assai vasto, si parte martedì 21 gennaio con diverse iniziative che spaziano dal teatro alla musica, alla presentazione di libri ( 600.000 NO :la resistenza degli internati militari , il 20 gennaio a Palazzo Lascaris) a iniziative dedicate al pubblico di giovani, ragazzi e bambini per trasmettere adeguatamente il senso e la storia di questa ricorrenza. L’ultima mostra che chiuderà le manifestazioni il 30 marzo sarà Charlotte Delbo – Una memoria, mille voci , che sarà inaugurata proprio il 27 gennaio alle 17,30 al Museo.

Il programma completo delle iniziative è consultabile agli indirizzi:

 

- www.comune.torino.it

- www.provincia.torino.it

- www.cr.piemonte.it

- www.museodiffusotorino.it

 

 

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Articolo pubblicato il 16/01/2014