Tassa sugli animali domestici (!?!?!)

Per far cassa si ricorre a tutto

E' di pochi giorni fa la notizia che saranno tassati i proprietari di animali domestici assurti improvvisamente al ruolo di "Status Simbol" un tempo riservato a Rolex e Ferrari.

Ebbene sì: pare proprio che anche cani e gatti saranno soggetti tassabili in quanto indici di benessere da parte di chi probabilmente non conosce, o non vuole riconoscere, le varie realtà una per tutte l'mportante funzione sociale che essi ricoprono contro la solitudine di tante persone, soprattutto degli anziani.

In verità, il primo animale non viene tassato mentre di lì in poi viene applicata una imposizione pecuniaria, che definisco fiscale, per cui si dovrà versare allo Stato il corrispettivo di questo nuovo "genere di lusso" dei contribuenti.

Il timore sta nel fatto che molti, a questo punto, non dichiareranno più quanti animali domestici possiedono o, nella peggiore ipotesi, li abbandoneranno al loro destino affidandoli, nella migliore ipotesi, a canili e gattili che già soffrono la mancanza di fondi e di contributi.

Mi pare di leggere un, pardon, accanimento verso i compagni più fedeli dell'uomo e mi viene da riflettere su un giudizio, tradotto in tassa, di chi assai probabilmente non ha mai avuto in casa un cane o un gatto oppure non patisce il pagamento di una imposizione che moralmente non ha alcuna ragione di essere applicata.

C'è anche chi ha proposto il distinguo fra razze e taglie da una parte e bastardini di piccole dimensioni dall'altra che io personalmente non condivido in quanto l'animale non è un oggetto bensì una presenza fisica che va rispettata e amata come creatura.

Certamente si dirà che la "tassa" è talmente esigua da non gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini; forse è meglio tener presente che c'è chi vive con pochi spiccioli di pensione e ciò che acquista per nutrirsi spesso lo divide con i suoi amici fedeli, gli unici dispensatori di affetti e riconoscenza sincera.

Oltre tutto non è chiaro se il superamento della soglia si riferisca alla stessa specie.

Allora forse sarebbe meglio che non si parlasse più di tassare gli animali domestici bensì di cercare in altri siti dove veramente alloggia il lusso che non può certo essere rappresentato da cani o gatti trovati, curati e adottati senza chiedere niente a nessuno.

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Articolo pubblicato il 02/01/2014