Botti di Capodanno

Un invito alla moderazione ed alla prudenza

E' impensabile che allo scoccare della mezzanote manchi l'assordante scoppiettio dei botti. Fa parte della tradizione, spesso di quella meno qualificante, che porterà ottimi guadagni alle casse dei produttori di assordante baccano.

Il tutto nel rispetto, come appena detto, della tradizione: quella stessa che trasforma la cronaca del giorno dopo in preoccupanti bollettini di guerra con feriti, contusi e purtroppo, anche morti. 

Ma tanto a nulla valgono i moniti, le immagini devastanti di passati incidenti, le raccomandazioni di chi porta i segni inconfondibili di negligenti imprudenze.

Il Pronto Soccorso di ogni ospedale dovrà sobbarcarsi il lavoro straordinario causato da chi non ha alcun rispetto della propria incolumità e di quella altrui mettendo in crisi le vere emergenze che fanno parte del quotidiano.

E tutto, nelle maggior parte dei casi, per una mania di protagonismo che nel botto più forte esalta la propria qualità senza pensare ai danni che può causare a chi è meno fortunato ed è costretto a subire questa devastante forma di esternazione dei sentimenti o forse solo di preoccupanti pensieri.

Pochi pensano agli animali, vittime incolpevoli di una presunta gioia che non li rispetta, che li terrorizza causando in molti casi anche la morte di crepacuore.

Ed allora chiudo invitando tutti gli amanti del botto ad una responsabile moderazione; si parla tanto di crisi, ma quella del chiasso e del frastuono pare non conoscerne alcuna forma.

                                                                                              Massimo Calleri

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Articolo pubblicato il 31/12/2013