Un Capodanno in sordina

Comunque più viaggi che a Natale

Il bacio sotto il vischio, allo scoccare della mezzanotte, è il più bel simbolo d'amore e di gioia interiore, dei sentimenti puri e sinceri.

E quest'anno più che mai ne sentiamo la necessità nella semplicità che fa grandi le piccole cose lontano dai privilegi e dalle false manifestazioni di comodo.

Vogliamo condividere la speranza in un anno migliore con i tanti che stanno vivendo la peggior parentesi della loro vita per aver perso il lavoro o per aver ceduto alle lusinghe di chi oggi cerca di trovar rimedio ad una situazione che ha privato molte famiglie della serenità.

Ciò che rende difficile ritrovare, anche per poco, il desiderio di sorridere è l'incapacità di chi detiene le sorti della nazione per trovare le soluzioni meno dolorose per la gente, quella stessa che aveva riposto in loro la fiducia per poter donare un futuro più roseo  ai figli.

La situazione governativa la conosciamo bene: è un continuo susseguirsi di annunci, proclami e quant'altro crea soltanto cortine fumogene e nulla di concreto.

La nascita di nuovi rigurgiti politici, o presunti tali, non ha fatto altro che aumentare la confusione all'interno dei vari schieramenti più che mai frazionati per garantirsi un futuro di potere.

E dall'altra parte i "comuni mortali" che sono ormai giunti al livello di saturazione, stanchi per anni di promesse mai mantenute e piuttosto arrabbiati per quanto emerge dalla gestione piuttosto allegra del denaro pubblico che è, o per meglio dire era, quello che adesso manca nelle casse dello Stato per consentire una vita dignitosa a tutti e non soltanto il lusso per qualcuno.

Aria fritta ci potrebbe essere detto, ma non dobbiamo dimenticare nemmeno in questa occasione di festa che l'indomani saremo nuovamente alle prese con le varie scadenze, con le bollette sempre più care e con i rincari annunciati quasi fossero un regalo di fine anno.

Desidero chioudere con una riflessione che da tempo occupa parte dei miei pensieri: se l'attuale formazione di "larga intesa" è solo in grado di aumentare le tasse per sanare un bilancio assai precario cosa potrà accadere da un ritorno alle urne che qualcuno vuole già nella primavera del 2014?

Forse perchè occorre cambiare l'equipaggio e non soltanto il Comandante o almeno pensano così. O forse ancora è una maniera per prendere tempo, per un  altro pò di fumo che nasconde il vero problema ma non lo risolve.

Il terremoto di oggi è il segnale che anche la natura si ribella a ciò che sta accadendo ed è accaduto nel corso degli anni colpendola profondamente e dissennatamente. Per fortuna oggi non ci sono state vittime nè danni irreparabili: è comunque un avvertimento sul quale riflettere sperando che non manchi mai la luce dove di luce, intesa come speranza, se ne vede poca tutto l'anno e non solo in occasione delle vacanze invernali.

Chiudo augurando a tutti di vivere un futuro migliore che spero inizi dal prossimo anno, Credete, per la redazione talvolta non è piacevole doversi soffermare su notizie che fanno scalpore per la negatività che rappresentano, ma l'informazione vuole anche questo per dare correttamente, come noi facciamo, lo spunto alla riflessione e non semplicemente all'assorbimento neutrale o di parte dell'evento, qualunque esso sia.

Buon 2014 nel segno della pace e della solidarietà. 

                                                                                      Massimo Calleri

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Articolo pubblicato il 29/12/2013