LA “CULTURA” DEL PIÙ FORTE

Sporcizia ed intolleranza

Se ci rechiamo al fondo di Via Emanuele Artom, presso il ponte che collega Torino a Nichelino ci inoltreremo in una zona ormai dominata dalla sporcizia e dal malcostume. 

In quest’area, infatti, soggiornano stabilmente piccoli gruppi di zingari che bivaccano, indisturbati, tra parco Piemonte e Parco Colonnetti. 

Essi vivono di piccoli furti ai danni delle vicine abitazioni o delle auto parcheggiate.

Quando si parla di zingari la “musica” purtroppo è sempre la stessa.

Ma quello che accade nel parco e, più precisamente, nei pressi del suddetto ponte, è preoccupante.

Questa zona si è trasformata in un immondezzaio. La puzza è insopportabile grazie anche all’inquinamento prodotto dai liquami sparsi ovunque.

A segnalarci tutto ciò, incredibilmente, è stato un barbone che vive in una baracca sotto le arcate del ponte.

Il poveretto, ormai vittima di questi delinquenti, ci dice: “Quando quelli arrivano buttano giù di tutto. Certe notti incendiano dei copertoni e li lanciano dalla riva del Sangone. Ci tirano le pietre e dicono di andarcene perché questo è territorio loro”.

I padroni, infatti, sono loro. Transenne che delimitano le sponde del fiume e alberi vengono tranquillamente usati per alimentare i fuochi che, senza nessuna protezione, accendono nei loro campi. La cittadinanza ha ormai abbandonato il parco considerato da tutti pericoloso.

A nulla sono valsi i lavori di riqualificazione degli argini e dell’area verde, avviati nel 2007. Tutto è stato lasciato in balia di questa gente incivile e intollerante persino verso le persone più deboli.




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Articolo pubblicato il 28/12/2013