Natività in lingua piemontese nella chiesa di San Francesco da Paola

La Sacra Rappresentazione organizzata dal gruppo storico “La Bela Rosin e la soa Gent”

Domenica 22 dicembre, alle ore 18, a Torino nella chiesa di San Francesco da Paola, il gruppo storico delle tradizioni popolari “La Bela Rosin e la soa Gent” ha messo in scena la Sacra Rappresentazione della Natività in lingua piemontese, per la seconda volta in quest’anno. 

Il testo di riferimento è tratto da uno scritto di Nino Costa, opportunamente rielaborato e adattato alle circostanze dalla dottoressa Paola Mancardi, responsabile del gruppo storico “La Bela Rosin e la soa Gent”.  

Le voci narranti sono quella di Paola Mancardi e del Presidente Gianni Galliano che si alternano a dare voce ai vari personaggi maschili e femminili, pastori, contadini e contadine, mentre i componenti del gruppo che li impersonano mimano le varie scene descritte dal testo.

La revisione attuata da Paola Mancardi ha introdotto un maggior numero di personaggi e ne ha modificato gli improbabili nomi arabeggianti originali, introducendo vivaci nomi e stranòm piemontesi come Vigio ‘l montagnin, Censin braje ‘d teila, Neto ciamà Volpin,  Meo ‘l blagheur e, per le donne, Catlinin la comandòjra.

I personaggi maschili, oltre che dai soprannomi, appaiono assai ben caratterizzati nelle loro diverse personalità e contribuiscono a rendere vivace la prima parte della Sacra Rappresentazione, quando i pastori e le donne discutono fra loro per mettersi in cammino verso la grotta di Betlemme: all’entusiasta, che intende avviarsi senza esitare, si contrappongono lo scettico, il dubbioso, il sospettoso, gli eterni caratteri della vita sociale nei villaggi piemontesi.

Segue poi l’offerta dei doni al Bambin Gesù: qui il testo poetico si fa più austero, soprattutto al momento dell’offerta di un agnello che prospetta il futuro ruolo di Gesù Cristo come vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell’umanità.

In alcuni momenti della Sacra Rappresentazione, Claudio Goglio ha eseguito canti natalizi, accompagnandosi con la chitarra, e l’intero gruppo ha intonato “Tu scendi dalle stelle”.

Paola Mancardi ha poi letto una poesia, scritta nel 2001 da don Amedeo, sacerdote torinese allora di 91 anni, recentemente scomparso.

L’autore immagina che San Giuseppe prospetti a Maria le future professioni che il loro figlio Gesù potrebbe intraprendere con vantaggio: quella di avvocato, di medico e, soprattutto, quella di politico, la professione migliore del mondo, ricca di benefici e privilegi e priva di inconvenienti…

Questa garbata requisitoria contro la Casta dei politici ha attualizzato lo spettacolo che, nel suo complesso, è apparso coinvolgente e, a tratti, commovente.

Molto opportuna ci è apparsa la scelta del parroco di San Francesco da Paola, don Sandro Faranda, di ospitare la Sacra Rappresentazione.

Questa Sacra rappresentazione è già stata messa in scena il 7 dicembre, nel suggestivo scenario della chiesa di San Lorenzo, per il secondo anno: il gruppo storico “La Bela Rosin e la soa Gent” ha messo in scena la Sacra rappresentazione nel 2012, con l’idea di riproporla ogni anno, affinché diventi un tradizionale augurio di buone feste a tutta la cittadinanza torinese.


Il gruppo storico “La Bela Rosin e la soa Gent” nato nel settembre 2011, all’interno del Circolo Beni Demaniali, la cui sede si trova nel cortile della Cavallerizza in via Verdi 9, ed è inserito nell’albo dei gruppi storici della Provincia di Torino.

Maggiori informazioni al sito dell’associazione: www.labelarosin.eu

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Articolo pubblicato il 23/12/2013