Regione Piemonte: rinviata l’elezione del vicepresidente
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Il "terremoto" dei rimborsi dà il colpo di grazia ai già precari equilibri

L’elezione del nuovo vicepresidente di opposizione che si insedierebbe in sostituzione di Roberto Placido è rinviata.

 Così ha stabilito il presidente dell’Assemblea, Valerio Cattaneo, prendendo atto delle dichiarazioni dei gruppi della minoranza nella seduta d’Aula del 17 dicembre.

 “Non abbiamo condiviso le dimissioni di Roberto Placido per poi sostituirlo con un diverso consigliere democratico”,

ha dichiarato Aldo Reschigna (Pd) che ha continuato rilevando che 

“tale situazione, peraltro, non comporta particolari problemi istituzionali. In questo modo, invece, ribadiamo il giudizio molto negativo su questa legislatura  che ha rotto il patto con la cittadinanza piemontese. Deve cessare questa lenta agonia”.
 

“Anche noi non diamo la disponibilità all’elezione di un nuovo vicepresidente, ormai la misura è colma”

con queste parole Davide Bono (M5S) si è associato alla posizione del maggiore partito d’opposizione.
 

Chiara anche la dichiarazione di Andrea Buquicchio (Idv):

“Non parteciperemo alla votazione per il nuovo componente dell’Ufficio di pr

esidenza

e non ritireremo nemmeno le schede. Non vogliamo essere la stampella di nessuno. Il posto resterà vacante e per questo avvertiamo già che rifiuteremo qualsiasi designazione”.
 

“Desidero essere coerente con la coalizione nella quale sto operando – ha affermato Giovanni Negro (Udc) – e per questo non intendiamo accettare qualsivoglia candidatura. Non intendiamo così sostenere questa situazione”.





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Articolo pubblicato il 20/12/2013