Strategie per sostenere le imprese di giovani

Presso il teatro Gobetti verrà presentato il programma per sostenere progetti imprenditoriali nel campo dell'innovazione sociale

In epoca post industriale, è importante che le città a forte vocazione industriale, quale è stata la città di Torino, trovino nuove idee per svilupparsi sia urbanisticamente sia nei servizi.

Dal punto di vista urbano, il capoluogo piemontese è cambiato molto negli ultimi anni, venendo ad essere una città più a misura d'uomo, in cui le zone a traffico limitato e quelle pedonali, unitamente ai servizi quali il bike sharing e la metropolitana, vengono a ridisegnare il volto di una città in cui le persone possano fruire meglio del capoluogo attraverso spostamenti più efficienti.

Oltre a ciò, vi sono zone, come il Parco Dora lungo la Spina 3 e lo spazio espositivo delle Officine Grandi Riparazioni, in cui là dove un tempo vi erano stabilimenti produttivi ormai in disuso, oggi nascono musei, spazi espositivi e parchi.

Il 18 dicembre alle ore 10 al teatro Gobetti, Torino presenta il programma per sostenere progetti imprenditoriali nel campo dell'innovazione sociale. Attivo a partire dal gennaio 2014 sino al dicembre 2015, la kermesse si rivolge a imprenditori e aspiranti imprenditori under 40, offrendo supporto alla costituzione e sviluppo dell'impresa, sostegno finanziario e un set di servizi supplementari offerti da partner pubblici e privati.

Il programma prevede l'investimento di più di 650000 euro a sostegno diretto delle imprese e fa leva su un partnership di sostenitori che ne condividono finalità e metodi.

Sviluppare un prodotto o un servizio innovativo capace di rispondere alle sfide sociali, ma anche di stare sul mercato, richiede un mix di competenze che non sempre i giovani posseggono. Per questa ragione Torino Social Innovation attiva forme di supporto in stretta sinergia con i servizi di sostegno allo sviluppo dell'impresa offerti dal territorio, per valutare la fattibilità dell'idea imprenditoriale.

Gli spazi urbani soffrono le criticità legate alla concentrazione di problemi sociali e ambientali, alla pressione sui sistemi di welfare locale e sull'economia. Tuttavia emerge anche il loro potenziale come campi di trasformazione e laboratori d'innovazione, tecnologica e sociale.

Poiché soprattutto nelle città si trovano saperi diffusi, centri di competenze, cultura industriale, risorse di comunità. In ragione di questo complesso quadro, fatto di nodi critici e opportunità, le città possono ritagliarsi nuovi spazi, giocare un ruolo nei processi d'innovazione, mettere a fuoco, in partnership pubblico-private, soluzioni nuove per coniugare competitività e coesione, imprenditorialità e benessere sociale.

Ancora una volta Torino riesce a essere, o almeno ci prova, un continuo laboratorio di idee soprattutto a favore dei giovani e in questi tempi di crisi tutto ciò non può che rappresentare lo spirito giusto per fare da volano agli imprenditori di domani evitando che scappino all'estero.

 

 

Marco Pinzuti

 

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Articolo pubblicato il 18/12/2013