Ostensione della Sindone 2015

FlyTorino: "Non lasciamo che ne beneficino i soli aeroporti lombardi"

Nel 2015 è probabile che Papa Francesco farà visita alla città di Torino, in occasione dell’ostensione straordinaria della Sacra Sindone e del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. Un evento che, al di là della indubbia valenza religiosa, può rappresentare un’occasione per lo scalo Sandro Pertini di Caselle per incrementare i propri numeri, che chiuderanno il 2013 con una pesantissima flessione e vedranno un 2014 presumibilmente asfittico, quanto meno nella prima parte.   

Come tutte le occasioni idonee ad attrarre una grande quantità di persone (le prime stime parlano di due milioni), esse vanno adeguatamente seguite, per massimizzarne le potenzialità anche sotto il profilo strettamente turistico:

"Per questo FlyTorino - afferma la Segreteria -  auspica che tutti gli attori coinvolti (SAGAT e le agenzie di viaggio in primis) si attivino per far sì che il traffico venga convogliato verso l’aeroporto di Torino e che dell’evento straordinario non beneficino i soli aeroporti lombardi".

FlyTorino chiede inoltre alla società di gestione di fare tutto quanto nelle proprie disponibilità e competenze per far sì che le compagnie attivino servizi adeguati, sotto il profilo dell’offerta di voli e delle tariffe, per consentire alle persone che vorranno far parte di questo straordinario evento, molte delle quali arriveranno anche da continenti extraeuropei, di arrivare direttamente a Caselle: "

"Torino - insiste -  ha la potenzialità a livello di struttura per accogliere questi numeri, potenzialità che non possono essere oscurate da una gestione semplicemente passiva dell’evento stesso".

La richiesta a SAGAT è che, in un’ottica di programmazione di medio periodo, colmi finalmente le lacune del network torinese, oggi gravemente carente rispetto a quelli delle altre città italiane, e che si adoperi perché faccia tutto quanto nelle proprie possibilità per eliminare le differenze tariffarie che oggi si possono vedere anche per i voli della stessa compagnia e sulla medesima destinazione operati da Caselle e dagli aeroporti lombardi, differenze che provocano ogni giorno un’emorragia di passeggeri dal nostro scalo.

FlyTorino si rivolge, inoltre, alle agenzie viaggi e ai tour operator affinchè, nel limite della riconosciuta esigenza di mantenere una giusta redditività dei loro servizi, facciano dell’aeroporto di Torino lo scalo centrale dal quale e verso il quale orientare le scelte di viaggio della clientela. L’ostensione 2015 potrebbe, in questo senso, rappresentare un punto di svolta perché anche il settore del turismo religioso possa maggiormente puntare sul nostro scalo anziché su quelli limitrofi.

"Onorati  in quanto torinesi - conclude il portavoce  - di ospitare questo evento tra poco più di un anno, auspichiamo infine che anche parte dei turisti che si recheranno a Milano per visitare l’Expo 2015 possa essere intercettata dall’aeroporto di Caselle, e che le azioni già intraprese in questo senso dalle istituzioni e dalle imprese possano focalizzarsi anche sul fare di Torino una porta per l’ingresso in Italia di questa clientela, alternativa alla stessa Milano".

 

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Articolo pubblicato il 08/12/2013