La nascita di un bambino (in particolare del primogenito) porta con sé molte novità. Non si tratta infatti solo e unicamente dell'arrivo di una nuova vita, ma anche della nascita di due nuove figure: una nuova mamma e un nuovo papà. Un uomo e una donna che, nel loro nuovo ruolo, dovranno imparare a proteggere e rendere sicura la vita che hanno generato. Ecco allora la soluzione che corre incontro alle esigenze delle nuove mamme e dei loro compagni: il corso preparto di coppia. Tali corsi vengono consigliati soprattutto alle donne primipare (cioè alla prima gravidanza), ma più in generale a tutte le coppie in attesa, per la loro capacità di migliorare l’intesa di coppia e rendere il futuro papà maggiormente partecipe durante tutti i nove mesi di gravidanza.

Ma perché partecipare al corso in coppia? A quali pro e contro si può andare incontro?

Con il suo mix di teoria e pratica, un corso preparto può aiutare l’uomo a sentirsi più coinvolto durante la gravidanza e a prepararlo per supportare la propria compagna durante le fasi del travaglio e del parto. Un primo momento in cui il futuro papà viene istruito su diversi argomenti, tra i quali la fisiologia della gravidanza e l’anatomia della donna, si unisce così ad un secondo momento, in cui ha la possibilità di imparare esercizi e tecniche capaci di aiutare la compagna durante il travaglio e il parto.

Un’accresciuta sintonia tra i partner come condizione essenziale dunque per una gravidanza e un parto sereni. Coinvolgimento e consapevolezza che riguardano così uomo e donna in egual misura.

Analizzati ora i “pro” si passa ai “contro”, che riguardano naturalmente le possibili difficoltà di combinare impegni e orari e che potrebbero rendere difficile la sincronizzazione tra i partner per la frequenza al corso. Per chi ha già uno o più figli poi, la sincronizzazione degli impegni e della gestione dei bambini può dimostrarsi un forte limite. Ma non un ostacolo insuperabile!

E si ritorna così agli aspetti positivi del frequentare un corso preparto in coppia. Vantaggi che non riguardano solo il rapporto tra partner come visto finora, bensì in primo luogo la donna, che potrà sentirsi maggiormente compresa e supportata e che si terrà alla larga da un errore molto comune: quello di pensare alla gravidanza e ai primi mesi di vita del bambino come ad una fase in cui l’unica protagonista è lei, minimizzando così il ruolo del padre. E’ importante invece che entrambi i futuri genitori siano liberi di esprimere dubbi e paure sulla delicata fase che stanno vivendo, costruendo un dialogo aperto tra di loro e con la ginecologa o l’ostetrica che terrà il corso; personale competente capace di tranquillizzare la coppia, informandola, indirizzandola e aiutandola a superare insieme ogni paura si dovesse presentare.

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