FlyTorino: "Quattro nuove basi Rynair in Italia"

Il nuovo volo giornaliero tra Catania e Torino partirà il 18 dicembre prossimo

Ieri Ryanair ha annunciato l’apertura di 4 nuove  basi in Italia: Catania (2 aerei basati), Palermo (2 aerei basati), Lamezia Terme (1 aereo basato) e Roma Fiumicino, dove la compagnia irlandese mira a basare fino a 12 aerei entro ottobre 2014.
Tra le rotte che sono state annunciate contestualmente segnaliamo anche il nuovo volo giornaliero tra Catania e Torino che partirà il 18 dicembre prossimo.

Accanto alla notizia positiva rappresentata dall’apertura del nuovo volo FlyTorino non può però celare il disappunto che segue agli annunci di ieri. Con le nuove 4 basi annunciate salgono a 14 le basi Ryanair in Italia. Grandi città come Roma e Milano, città di medie dimensioni come Bologna, Bari, Catania e Palermo, piccole cittadine quali Pescara, Brindisi e Lamezia Terme sono basi. Città che non sono basi Ryanair, come Venezia o Napoli sono invece basi easyJet, potendo contare dunque su un player di altissimo livello pari agli irlandesi.

Valentino Magazzù, presidente di FlyTorino :

"Torino è l’unica città di grandi dimensioni (e una delle ultime tra tutte le altre) a non essere base low cost con tutti gli svantaggi che questo provoca. Non è quindi un caso che l’aeroporto di Torino risulti il peggiore d’Italia in quanto a calo dei passeggeri nell’ultimo anno: le responsabilità sono tutte da addebitarsi alla precedente proprietà che ha preferito massimizzare gli utili non investendo nello sviluppo traffico".

Il Presidente ha concluso auspicando:

"Ci auguriamo che la nuova proprietà ed il nuovo amministratore delegato di Sagat riescano nel più breve tempo possibile a chiudere un accordo con un player low-cost di primo livello assicurando al nostro aeroporto quelle rotte e quella competitività che al momento mancano e che sono fondamentali per il rilancio della nostra città sia dal punto di vista turistico che industriale".

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 27/11/2013