I valori e i modelli nello sport per i giovani
Stefania Belmondo (Olimpiadi invernali Torino 2006)

L'incontro con Stefania Belmondo, la campionessa di Pietraporzio, una delle più grandi fondiste di tutti i tempi


“La grande lezione dello sport è il rispetto di te stesso e degli altri che è alla base del convivere civile”.

In questo modo Stefania Belmondo, la Campionessa di Pietraporzio, una delle più grandi fondiste di tutti i tempi, si èrivolta agli studenti nel corso dell'incontro tenutosi il 20 novembre al Museo Diffuso della Resistenza. 

La Belmondo e gli studenti si sono confrontati informalmente presso i locali dove è allestita la mostra “Lo Sport europeo sotto il nazismo. Dai Giochi olimpici di Berlino ai Giochi olimpici di Londra (1936-1948)”.

L’esposizione realizzata dal Mémorial de la Shoah di Parigi  e promossa, tra gli altri, dal Consiglio regionale del Piemonte (attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione ) e dagli Assessorati alla Cultura e alla  Istruzione della Regione Piemonte è stato l’evento attorno al quale è stato costruito il ciclo di incontri inaugurato oggi.
 

L’incontro con i giovani era stato preceduto da una prima tappa presso il centro sociale della Comunità ebraica di Torino dove, dopo gli onori di casa del vicepresidente della Comunità Emanuel Segre Amar, si è parlato della ricerca "I valori e i modelli nello sport" con: Renato Grimaldi, preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino; Enzo Belforte, giornalista sportivo; Simona Cavagnero, docente di Sociologia dell’Università di Torino; Maria Adelaide Gallina, sociologa dell’Università di Torino e  Antonella Saracco, anch’essa sociologa dell’Università di Torino.

Quest’ultima ha curato il volume (anche nella edizione per ragazzi) “Stefania Belmondo: più veloce dell’aquila” e il documentario connesso di Bruno Nespolo, presentati, anche questi, nell’incontro.
 

Quindi da oggi fino all’8 dicembre si svolgeranno degli incontri, indirizzati alle scuole piemontesi di ogni ordine e grado, che si propongono come momento di conoscenza e di riflessione per professori e studenti a partire dal tema trattato oggi sulla base della ricerca illustrata alla Comunità ebraica.
 

L’associazione culturale “RectoVerso” di Torino e l’Istituto Storico della resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, con il patrocinio del Consiglio regionale e della Comunità Ebraica di Torino, hanno contribuito alla programmazione del ciclo di in contri.
 

La ricerca è stata condotta presso l’Università degli Studi di Torino in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale, l’Assessorato al Turismo e allo sport della Regione Piemonte e la Fondazione CRT.



 

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Articolo pubblicato il 22/11/2013