FONDENTE NERO: “Di cioccolato si muore?”

Quarto incontro alla Libreria Belgravia, seguendo il fil noir della giallista torinese Gianna Baltaro

Fonte: Edizioni Angolo Manzoni 


 

Mercoledì 27 novembre, alle ore 18,00, presso la Libreria Belgravia, Via Vicoforte 14/d, Torino: 

FONDENTE NERO: “Di cioccolato si muore?” 

Quarto incontro “Giallo o Noir, Letterature a Confronto”   

Con Annarita Merli,  Responsabile per la Compagnia del Cioccolato della Tavoletta di Torino;  la scrittrice Luciana Navone Nosari e il giornalista e scrittore Roberto Carretta. 

Conduce il giornalista  Claudio Ozella 

A cura di Edizioni Angolo Manzoni 

Seguendo il fil noir della giallista torinese Gianna Baltaro.  

Protagonista: Theobroma cacao. Golosità, storia, simbolismo e delitti...  

Eppure Gianna Baltaro non scelse mai il cioccolato come strumento  


 

“Torino era sempre stata celebre per i dolci e i pasticcini che si mangiavano alla corte dei Savoia già nel Settecento, così piccoli da potersi gustare in un solo boccone, senza essere costretti ad aprire troppo la bocca, gesto ritenuto volgare. E poi le caramelle e il cioccolato, Stratta, Baratti, Venchi, Talmone, i Giandojotti, presentati ufficialmente dalla maschera Gianduja, in occasione della Fiera enologica di Torino... E i diablotin di cioccolato fondente, il torrone figlio della “pignolata” dei Taurini, le bignole di Bass ripiene di zabaione, rimedio alla scarsa vivacità coniugale escogitato a metà del Cinquecento dal francescano San Pasquale di Baylon, confessore nella chiesa di San Tommaso...” (Il commissario Martini e i delitti senza determinante causa. La XX indagine del personaggio ideato da Gianna Baltaro, di Bartolone&Messi) 


Luciana Navone Nosari, nata a Villar Perosa, vive a Torino.

Scrive e dipinge per edonismo, passione e sentimento (ma senza sentimentalismi).

Ha partecipato, e vinto, al concorso “Poeti al Video”; alcune sue poesie sono state pubblicate nel volume “Tendenze poetiche” (Villar Editore, Roma). “Profumo di tiglio” pubblicato da Edizioni Angolo Manzoni è la sua opera seconda, dopo “Carezze di Luce”. Ha scritto e curato antologie di racconti e poesie (in uscita un’antologia di poesie e l’antologia noir “Luna Storta”).


Roberto Carretta laureato in Filosofia dell’arte, è nato l’8 dicembre 1963 a Torino, dove vive e lavora.

Ha pubblicato Lo scenario conquistato-Gli scacchi e l’origine del loro simbolismo, La cucina delle fiabe, lo studio I labirinti del tempo-Storia di un’imperfetta armonia, sulle raffigurazioni del tempo tra mito e scienza moderna, e In taverna con Shakespeare (Il Leone Verde).

Ha tradotto e curato La condizione umana, unica edizione italiana del ciclo di conferenze tenuto nel 1959 dallo scrittore e saggista Aldous Huxley, la biografia Nietzsche in Italia di Guy de Pourtalès.

Con Renato Viola ha tradotto e curato Il Mesmerismo e la fine dell’Illuminismo in Francia dello storico americano Robert Darnton e scritto il romanzo “a chiave” Indigo (Aragno).

È membro del Comitato scientifico dei musei. Collabora con quotidiani, testate artistiche e letterarie.


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Articolo pubblicato il 20/11/2013