VINO NERO: “Gianna Baltaro con Giňn Učin e Barolodelsessantaquattro”

Incontro straordinario con gli scrittori Marco Volpatto e Bartolone & Messi per “Giallo o Noir, Letterature a Confronto”

Fonte: Edizioni Angolo Manzoni

 

Mercoledì 20 novembre 2013, alle ore 18.00 presso la Libreria Belgravia, Via Vicoforte 14/d, a Torino

 

VINO NERO:  “Gianna Baltaro con Giòn Uèin e Barolodelsessantaquattro”

 

Dolcetto o… Barolo?

 

Incontro straordinario con gli scrittori  Marco Volpatto e Bartolone&Messi

per un giro di danza a “Giallo o Noir, Letterature a Confronto”, 

seguendo il fil noir della giallista torinese Gianna Baltaro.

 

Musica: Marco Volpatto (fisarmonica)

Con Claudio Ozella - A cura di Edizioni Angolo Manzoni

 

«Rintracciai un borseggiatore famoso: mi diede appuntamento in una piola di Vanchiglia. Io volevo sapere di cosa vivono, i ladri, quando smettono di lavorare. Ci sedemmo a tavola e lui ordinò un mezzo litro di vino nero, nerissimo, con una voce forte, scura e decisa… gente della malavita ne ho conosciuta parecchia» Gianna Baltaro.

 

Che cosa hanno in comune i gialli di Gianna Baltaro  e i libri di Marco Volpatto?

 

Un modo gentile di percepire le storie e i misteri, e poi… Torino e il Piemonte, i ricordi (cosa saremmo, senza il ricordo?), il Po, i Piccoli locali e in questo caso IL VINO!

 

Dolcetto (prodotto dall’ex commissario Martini a Diano d’Alba) o… Barolo (del Sessantaquattro, con una sorpresa)

 

Marco Volpatto, torinese, giornalista, collabora con varie testate ed è docente di Sociologia dello Sport presso la Facoltà di Scienze Motorie di Torino.

Ha scritto numerosi racconti per bambini e per grandi oltre ai romanzi “Il lupo degli uomini” (L'Autore Libri Firenze, 2006), “L’abbazia sepolta” (L'Autore Libri Firenze, 2008) e, a GRANDI CARATTERI per i tipi di Edizioni Angolo Manzoni: “Sulla riva del fiume. Cronache delle genti di Po” (2009) e “Giòn Uèin e Barolodelsessantaquattro. La rocambolesca avventura di un gruppo di amici (cane incluso) sullo sfondo del Sessantotto” (2012).

Cura la rubrica “Niùiorch Niùiorch” per il settimanale “La Nuova Voce” ed è autore di numerosi spettacoli teatrali tra cui “Bocce, amore e povertà”, “Sputnik sulla città” e “Gary e i suoi baldi”, tuttora sulle scene, dentro i quali infila senza remore la sua passione per la musica e il canto popolare.

 

Giòn Uèin e Barolodelsessantaquattro. La rocambolesca avventura di un gruppo di amici (cane incluso) sullo sfondo del Sessantotto

 

Copertina e illustrazioni b/n di Alessandro e Giulio Umoret; Presentazione di Gianna Pentenero; Postfazione di Paolo Pulci; Nota dell’Autore

 

La grottesca avventura di un gruppo di amici sullo sfondo del Sessantotto, il movimento che culturale che più ha segnato l’evolversi recente della nostra società. Un lavandaio piemontese, un medico e un operaio pugliese immigrato al nord e affetto da una bizzarra forma di mutismo, sono costretti a raggiungere il Ponte del Diavolo per gettare le ceneri del loro amico più caro, passato a miglior vita durante una manifestazione. Al loro inseguimento, un incarognito gruppo di neofascisti, quattro maldestri vigili urbani e Barolodelsessantaquattro, il cagnolino più tenace, simpatico e sincero del mondo.

 

Il Ponte del Diavolo non è soltanto una meta. È il destino. È un luogo denso di misteri e timori. È  l’emblema della rivincita dell’umile sul prepotente, proprio come il Sessantotto.

 

Nel viaggio, i fuggiaschi incontreranno l’amicizia di una dolce e bellissima veterinaria e di un prete operaio diffidato dalla sua stessa Chiesa, perderanno più volte la strada e rischieranno la cattura, ma ritroveranno se stessi e libereranno, nei loro cuori, lo spirito della rivoluzione giovanile.

 

E mentre i protagonisti vagano per il Piemonte, il Sessantotto rischia di spegnersi a causa di una straordinaria, lunghissima e leggendaria partita di pallone...

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Articolo pubblicato il 14/11/2013