Teatro Monterosa - Venerdì 8 novembre ore 10,30 e 21 "Venite e vedrete"

Rassegna sui temi del sacro - 2a edizione 2013/2014

L’ Officina Falso Movimento presenta
SECONDO ORFEA quando l'amore fa miracoli
di Margherita Antonelli e Marco Amato

LO SPETTACOLO

Questa è la storia di Orfea.
Orfea è una donna ,che vive a Gerusalemme nell’anno 1.
un tempo difficile per una donna sola, vedova di un centurione romano al seguito di Ponzio Pilato.
Le giornate di Orfea si dividono tra il tempio, la fontana , lenzuola da stendere, chiacchiere con le altre donne.
Una vita consumata nella tranquillità all’ombra della sua casa.
ma un giorno vengono ad abitare vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi.
Lei è incinta.
si chiamano Giuseppe e Maria.
Da quel momento la vita di Orfea non sarà più la stessa. i giovani sposi la coinvolgono nella loro vita e in quella di questo
bimbo, del quale Orfea si prende cura quando la madre è affaccendata nel quotidiano. Si istaura un rapporto di profondo
amore tra i due, dove la vita di Gesù è guardata con amorevolezza e buon senso , da una donna semplice e forte come Orfea.
la donna assiste alla crescita di questo Dio- Bambino, con la curiosità, la dolcezza , fermezza di molte madri che vorrebbero il
meglio per il loro figlio.
con cipiglio sempre esuberante lei difenderà, sosterrà, criticherà e si addolorerà al seguito di questo ragazzo, il “suo Gesù”,
come una madre attenta e amorevole. Lo ascolterà sulla montagna, lo proteggerà da chi lo vuole denunciare, lo accudirà alla
morte, e si rallegrerà di questo Dio che mantiene le promesse….sino alla Resurrezione.
In scena una cesta, che diverrà il lettino della figlia di Giairo, la tomba di Gesù e tanto altro ancora, e delle lenzuola che saranno
il copricapo di Giovanni il Battista, la tovaglia delle nozze di Caanan, il lembo del mantello dell’emorragica, il sudario di Gesù ,
uno sgabello e un tavolo.
Oggetti semplici, per un Dio che ha usato pochi grani di senape, una pecorella , dei pani, delle lanterne e poco altro per
spiegare la grandezza dell’Amore del Padre.
una visione , quindi, dei fatti del Vangelo, rivisitati e teneramente riletti da una donna semplice, concreta, come dovrebbe
essere la fede , quella fede in un dio fattosi bimbo, ragazzo, adolescente e adulto.
Una fede, quella di Orfea, fatta di cibo preparato con cura, di acqua presa alla fontana, di rimproveri benevoli, di un cammino
lungo ed estenuante per ascoltarLo, di discussioni con gli scribi, di domande profonde , per difendere questo ragazzo “ Strano”,
questo trentenne che “..non vuole sposarsi!”.
Questo è Orfea: una donna, attenta, tenace , tenera e allegra,. risoluta come la sua fede…. La Fede semplice di Orfea!
Lo spettacolo è stato tra i vincitori della Rassegna “I Teatri del Sacro” a Lucca 2013!

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Articolo pubblicato il 06/11/2013