La Cuneo – Nizza

Una rete ferroviaria che rischia di chiudere per sempre

Parliamo della gloriosa ed linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza che, valicando il Colle di Tenda tra paesaggi mozzafiato, collega sempre puntualmente il Piemonte alla Liguria e viceversa.

Purtroppo questo tratto sembrerebbe essere destinato ad una progressiva chiusura.

Ultimamente Trenitalia ha ridotto da otto a due le corse giornaliere in partenza da Cuneo e da Ventimiglia e, questa riduzione non fa che confermare le voci di una possibile soppressione dell'intera linea.

La triste ipotesi è poi suffragata dalla fredda dichiarazione dell'Amministratore Delegato di Trenitalia il quale ha pubblicamente definito questa tratta: “Un ramo secco”.

Il Comitato ferrovie locali di Cuneo si è prontamente attivato organizzando una raccolta di 15.000 firme e due grandi manifestazioni che si sono tenute a Cuneo il 30 settembre e al Col di Tenda il 13 ottobre.

Me, purtroppo, con l'avvento dell'alta velocità e i conseguenti cambiamenti dei criteri di gestione aziendale delle ferrovie, le reti periferiche rischiano di essere oscurate e non più coinvolte nei lavori di manutenzione.

Questa visione non tiene conto di tutte quelle necessità dei lavoratori pendolari e dei turisti  che, da sempre, la utilizzano oltre alle negative ricadute economiche che si avranno sull'intera zona interessata.

In una nota, diffusa dopo l'Assemblea Straordinaria del Comitato ferrovie locali di Cuneo tenutasi il 17 ottobre, viene dichiarato:

“Si diffida la direzione di Trenitalia dal persistere in quest'assurda decisione che troverà la più dura opposizione da parte dei cittadini cuneesi anche con forme di protesta molto radicali”.

Una lettera, che porta le ragioni sopraccitate a difesa di questa vecchia ma ancora utilissima ferrovia, è stata prontamente consegnata al Prefetto di Cuneo.

Nell'intento di rompere questa cortina di indifferenza, che da sempre anima chi si deve barcamenare tra fredde cifre e rigorosi bilanci, non ci resta che sperare in una risoluzione che possa, per una volta, accontentare tutti e salvare uno dei più pittoreschi tratti ferroviari del nord-ovest del nostro Paese trovando magari il modo di potenziarla dal punto di vista turistico.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 05/11/2013