Centenario della ferrovia di Tenda
Foto di repertorio

Le considerazioni di Bruno Lanteri Lianò

Ad integrazione dell’articolo sulle celebrazioni del centenario della ferrovia a Tenda,  vorrei aggiungere    alcune considerazioni personali In riferimento alla "telenovela",  non saprei come definirla altrimenti,  relative allo status di questa linea..

Dopo il memorabile incontro di Tenda e passato l’entusiasmo generato dal vedere il convoglio storico in azione, alla luce dei recenti fatti, vedi orario invernale delle ferrovie,  che annuncia ulteriori notevoli tagli, una fosca previsione incombe:  tra non molto ci si troverà per celebrare il funerale di questa eroica linea??

Eppure non bisogna rassegnarsi, la battaglia deve continuare ed ognuno nel suo piccolo,  cercherà di fornire il proprio contributo, in questo contesto non sono state molto evidenziate le opinioni  dei sindaci di Torino e Nizza,  i quali rappresentando città di una certa importanza,  potrebbero esercitare indubbiamente un ruolo significativo nei confronti dei rispettivi governi. 

Per quanto riguarda il sindaco di Torino,  si segnala la partecipazione ad alcuni incontri , inoltre sappiamo che segue con grande interesse la vicenda,  ne fa fede il messaggio inviato al sindaco di Tenda per i 100 anni della ferrovia, per quanto concerne il secondo, a parte qualche affermazione di principio,  non ho elementi per giudicare la qualità del suo impegno.

A mio modesto parere un loro incontro,  con una dichiarazione congiunta, ripresa da giornali e tv,  potrebbe conseguire un certo effetto...se ciò fosse avvenuto proprio a Tenda sarebbe stato un buon inizio, comunque si può sempre recuperare.

Ciò detto, noto sul giornale l'annuncio dell'incontro transfrontaliero del 23 Ottobre a Villa Hanbury  denominato "Strattour", forse potrebbe essere una buona occasione per dare una strattonata ai vari rappresentanti istituzionali presenti, spero vivamente che qualche volontario locale colga l'occasione per farsi sentire.....

Si parla tanto di turismo ecocompatibile e si chiude la ferrovia,  costringendo le persone ad usare l’auto, inquinando il territorio e costringendole ad affrontare il rigido clima invernale con le relative problematiche.

Mi pare di aver sentito dire in qualche convegno precedente,  che la linea avrebbe potuto avere un ruolo anche in occasione dell'expo 2015, ma forse erano pie intenzioni,  altre ipotesi ancora prevedevano l’inserimento nei beni tutelati dall’Unesco…

Passando poi ai collegamenti stradali via traforo del Tenda, in attesa del nuovo tunnel (??) anche qui le cose non sono semplici, infatti nell’attesa di capire se e quando si farà, lo scrivente per raggiungere la meta,  ha dovuto fare in alcuni casi lunghi giri turistici via Sospello – Mentone mentre più recentemente,  arrivato a Limone ha dovuto ritornare indietro,  causa blocco del tunnel causato da un camion, raggiungendo la costa via Col di Nava, percorso interessante,  anche se tipico del gioco…dell’oca.

Altro episodio il 17 OTTOBRE, risolto fortunatamente con una sosta forzata di poco più di un'ora, senza avere alcuna comunicazione, salvo la scritta “tunnel chiuso” con molti viaggiatori, specie gli stranieri, infuriati per la mancanza di notizie, persino il bar per malasorte era chiuso quindi capannelli di persone erravano nel piazzale in cerca di informazioni,  mentre altri sconsolati facevano retromarcia…  per fortuna i tecnici sopraggiunti riuscivano a sbloccare l’impasse dovuta al solito camion imprudente.

Raggiunta Tenda mi sono permesso di suggerire al sindaco locale di far installare una "Sagoma" a valle del colle (pare sia già allo studio) in modo da impedire ai "fuori misura" di fare stupidi esperimenti,  lo stesso dovrebbe essere fatto sul versante opposto,

Dulcis in fundo lo scrivente arrivato nell'imbuto di Ventimiglia, altro punto dolente, non si riesce a capire come facciano gli abitanti a sopportare una situazione così disastrosa e che, a parte le perdite di tempo, causa un massiccio inquinamento, a tale proposito c’è da chiedersi se c’è qualcuno che  effettua dei rilievi e l’esito degli stessi…..

Alla fine finalmente raggiunta Bordighera, a...passo d'uomo,  iniziavo il solito giro alla ricerca di un parcheggio, per fortuna sono bastati 20’.Alleluja!!

Tempo impiegato da Torino ore 5.30 + 20’ x un totale di Km 210 fate voi la media…figurariamoci se fossi stato un imprenditore in attività lavorativa!!

Archiviato l’epico viaggio, Venerdì mattina, dovendo recarmi a Ventimiglia e sapendo che è giorno di mercato, decido di lasciar riposare l’auto scegliendo il treno, venendo però  a scoprire che c'era lo sciopero,  in conseguenza mi precipito alla fermata del filobus,  dove per fortuna tra spintoni, anziani travolti  e borbotti vari,  sono riuscito a salire,  di posti a sedere neanche l’ombra,  ma non bisogna pretendere troppo dalla provvidenza, infatti causa l'intasamento dovuto al traffico,  nell'ultimo tratto il filobus non riusciva,  essendo troppo pieno,  almeno così affermava l'autista e anche a causa di auto in seconda fila, a prendere la rincorsa necessaria per superare la pendenza.

Per fortuna avendo le gambe buone sono riuscito a sgattaiolare dal mezzo momentaneamente fermo, in attesa di recuperare le energie necessarie,  raggiungendo la meta pedibus calcantibus. 

Scusate una certa ironia,  ma chissà perché,  quando penso alle condizioni del trasporto locale ho qualche remora, si parla tanto di Europa,  si organizzano convegni sul turismo, si scomodano autorità, mentre  ai visitatori pare di essere ai confini dell'impero romano dove forse i trasporti erano più organizzati !!

Ventimiglia non dovrebbe essere una delle “Porte d’Italia”?  Boh !!!

Nota : Sulla rivista "a Vastera" si cerca di informare i lettori sulle varie problematiche legate al trasporto locale,  senza dimenticare il trascurato collegamento,  tramite la cosiddetta "Route dell'amitiè",   tra La Brigue e Triora,  il quale, se messo in sicurezza,  potrebbe svolgere un importante ruolo di collegamento all'interno della "Tera brigasca",  nonché costituire una via di fuga in caso di emergenze varie, vedi gli esempi riportati.  Stranamente questa idea non viene presa in considerazione...intendiamoci lungi da noi volerne fare una via di grande traffico per agevolare l'ascesa alla vetta del  Saccarello di torme di motociclisti scandinavi , limitiamo pure i paninari e i ruggenti rallies degli “Indiana Jones” domenicali sui loro potenti SUV,  ma per carità, diamoci una mossa per agevolare un turismo sostenibile collegando territori che sono raggiungibili solo con tortuosi e lunghi percorsi  e contribuendo, fatto non secondario di questi tempi,  a mantenere in zona una sia pur minima attività economica.

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Articolo pubblicato il 28/10/2013